WhatsApp sta pensando di sfruttare il riconoscimento facciale e la lettura delle impronte per proteggere l’accesso alle conversazioni
WhatsApp si sta impegnando per proteggere la privacy dei suoi utenti ed evitare che sguardi indiscreti possano avere accesso alle chat private e ai contenuti in esse scambiati. L’app di messaggistica secondo quanto riporta WeBetaInfo avrebbe pensato a una soluzione drastica ma che potrebbe rivelarsi particolarmente efficace. L’azienda di proprietà di Facebook starebbe infatti pensando di sfruttare il riconoscimento facciale come sistema di autenticazione o in alternativa la lettura delle impronte digitali. La nuova funzione sarebbe presente nel codice della versione beta del prossimo aggiornamento per iOS ed è quindi associata al Touch ID e Face ID, tecnologia disponibile a partire dal modello successivo ad iPhone 8. Al momento non ci sono conferme che la stessa funzione verrà implementata per Android ma se la sperimentazione andrà bene è praticamente certo che questo avverrà. A dire il vero, questa tecnologia potrebbe risultare superflua sui dispositivi che utilizzano il sistema operativo di Google. Oggi molti smartphone infatti permettono di inserire un blocco selettivo delle app tra cui la più celebre chat al mondo.
WaBetaInfo afferma che la funzione potrà essere attivata all’interno della sezione privacy delle impostazioni dell’app. WhatsApp, che consente di rispondere in privato ai messaggi diffusi nelle chat di gruppo, semplicemente chiederà all’utente di posizionare il dito sull’apposito sensore o di inquadrare il volto con la fotocamera frontale per poter visualizzare le chat anche se lo smartphone è già stato sbloccato. Nel caso in cui il processo non andasse a buon fine, il software richiederà il codice di sblocco esattamente come quando si prova ad accedervi quando è in standby. WaBetaInfo comunque sottolinea che la novità è ancora in una fase molto sperimentale e che il suo effettivo lancio potrebbe avvenire solamente nel lungo periodo. Per poterla utilizzare bisognerà quindi aspettare ancora diversi mesi, sempre che venga effettivamente proposta al pubblico.
Source: www.datamanager.it
A Nasa spacecraft is attempting to make history with the closest-ever approach to the Sun. The Parker Solar Probe is…