Snapchat ha successo con le Storie? Facebook e Instagram le importano. Telegram funziona soprattutto grazie ai gruppi? WhatsApp prova a migliorare i propri. L’app di messaggistica ha svelato alcune nuove funzioni, per cercare di avere una gestione più semplice e stimolare la creazione di gruppi più numerosi. Ecco che cosa cambia.
Sarà possibile aggiungere al gruppo, oltre al nome, una “descrizione”. Cioè un breve testo all’interno della schermata “Info gruppo”. Permetterà – scrive Whatsapp in un post – di “impostare lo scopo, le regole e l’argomento del gruppo”. Quando un nuovo utente entra nel gruppo, la descrizione viene visualizzata in cima alla chat.
Confermando le indiscrezioni dei mesi scorsi, arrivano anche maggiori “poteri” nelle mani degli amministratori. Che possono adesso scegliere quali partecipanti avranno il permesso di cambiare l’oggetto, l’immagine e la descrizione del gruppo. Non solo: gli amministratori potranno revocare i privilegi di amministratore ad altri partecipanti e i creatori del gruppo non potranno più essere rimossi dal gruppo che hanno creato. Non c’è, invece, la conferma ufficiale di un’altra funzione che dava maggiore forza agli amministratori: la possibilità di silenziare alcuni o tutti i membri del gruppo. Un’opzione che sarebbe stata utile quando i gruppi vengono utilizzati per comunicazioni “a una direzione”.
Un’altra novità è la “Panoramica delle menzioni” e si rivolge soprattutto a chi si è perso un pezzo di conversazione. L’ultimo aggiornamento, sia per Android che per iOS, avrà un nuovo tasto. Si trova in basso a destra della chat (subito sopra il tasto per i messaggi vocali) ed è indicato con il simbolo della “chiocciola”: @. Permette all’utente di visualizzare velocemente i messaggi in cui è stato menzionato. Un po’ come avviene per le notifiche di Twitter. La funzione “Ricerca dei partecipanti”, infine, consente di trovare chiunque faccia parte del gruppo cercando direttamente dalla schermata Info gruppo. Una possibilità che potrebbe essere efficace nei gruppi molto numerosi.
“I gruppi – sottolinea il post – rappresentano una parte importante dell’esperienza WhatsApp, dai gruppi di familiari che comunicano tra loro da una parte all’altra del mondo, agli amici d’infanzia che si tengono in contatto col passare degli anni. Ci sono anche persone che usano i gruppi per aiutarsi, dai neo genitori in cerca di consigli, agli studenti che si organizzano in gruppi di studio, o addirittura alle autorità locali che devono coordinare i soccorsi dopo una catastrofe naturale”.
Sarebbe prematuro parlare di nuovo corso. Anche perché lo sviluppo di una nuova funzione non si fa in una settimana. Ma gli aggiornamenti dei gruppi sono di fatto il primo atto del nuovo ceo di Whatsapp, Chris Daniels, dopo l’addio del fondatore Jan Koum. Le novità testimoniano comunque la costante attenzione di Facebook (che controlla l’app di messaggistica) ai punti di forza dei concorrenti. Telegram su tutti, che proprio sui gruppi fonda gran parte del proprio successo. E poco importa se i numeri in ballo siano molto distanti: Whatsapp a 1,5 miliardi di utenti attivi; Telegram circa 200 milioni. Ma meglio non lasciare nulla al caso.
Source: www.agi.it
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