Siamo d’accordo: “Software is eating the world”.
Ma come stiamo reagendo?
Consideriamo l’IT ancora come un “reparto remoto” o come una parte integrante del business, che opera con un costante feedback loop con i propri clienti?
Abbiamo considerato il valore della “consegna continua”?
Un processo di Continuous Delivery si configura come strumento utile per rilasciare un software migliore, più velocemente.
I processi alla base della Continuous Delivery, infatti, si traducono in valori fondamentali per l’azienda, tra cui:
Questi valori, insieme, permettono alle aziende di creare un vantaggio competitivo e di soddisfare più velocemente le esigenze dei propri clienti, offrendo prodotti e servizi ad una qualità maggiore.
Continuous Delivery: da dove cominciare?
L’implementazione di pratiche CD da parte delle aziende richiede un po’ di attenzione.
La difficoltà nell’automatizzare i sistemi software esistenti, le restrizioni procedurali o legali che impediscono l’automazione end-to-end dei processi, le barriere organizzative tra sviluppo e operations e la difficile integrazione con un approccio DevOps sono alcune delle sfide che si possono presentare.
Molti di questi problemi hanno origine nella cultura aziendale, ma questo non significa che non sia possibile fare progressi e godere di alcuni vantaggi significativi scegliendo di affidarsi alla CD.
Un altro elemento fondamentale è la scelta di una toolchain di Continuous Delivery in grado di integrare e di far coesistere gli investimenti esistenti. Una toolchain ben organizzata permette di:
I primi ad aver adottato pratiche CD ne hanno già costatato il grande valore. Pronti per il primo passo?
Source: www.lineaedp.it
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