Categories: Biosuggestion

Vegetariani per un giorno a sostegno del Pianeta

Vegetariani per un giorno, per aumentare la consapevolezza dei vantaggi che può portare la riduzione della carne, in primis quello di un minore impatto ambientale.

Ma non solo, l’obiettivo della campagna è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica a mangiare in maniera più sana e consapevole, adottando degli stili di vita più salutari.

“Vogliamo aumentare la consapevolezza delle persone e mostrare i vantaggi di una dieta senza carne: più sana, più equilibrata e più giusta per il Pianeta e per il nostro benessere”, si legge sul sito della campagna.

I dati

Entro il 2050 la popolazione toccherà i 9 miliardi e la domanda di carne non potrà essere soddisfatta. L’esperimento ha valore simbolico, ma dimostra concretamente che il gesto del singolo può fare tanto per il Pianeta.

Di questo passo, secondo gli organizzatori della campagna, si arriverà a produrre 200milioni di tonnellate di carne. Ci siamo mai chiesti che impatto avranno?

Parliamo spesso degli allevamenti intensivi su terra coltivabile e delle ripercussioni sugli animali, sull’acqua e sull’ambiente, una situazione ben delineata e sotto gli occhi di tutti.

Un cambio di direzione non fa di certo male. Non è necessario (se non si è pienamente convinti) diventare vegetariani, ma ridurre il consumo di carne. Certo una dieta 100% vegetale sarebbe un’ottima soluzione alla deforestazione e nel garantire l’alimentazione a tutti.

Senza dimenticare che le carni lavorate hanno ripercussioni sulla salute umana e recenti studi hanno dimostrato collegamenti sul suo consumo e l’insorgere di diabete, infarto, obesità e cancro.

Il Rapporto Plate for the Planet

 

Ma che cosa succederebbe in teoria se tutti, per un solo pasto, evitassimo di consumare carne? La risposta è nel rapporto Plate for the Planet:

  • L’anidride carbonica si ridurrebbe di una quantità pari a quella emessa facendo il giro del mondo in macchina 2.438 volte;
  • Si risparmierebbero 885 milioni di calorie e 48 tonnellate di grassi saturi, cioè 3 volte e mezza il peso del Big Ben di Londra;
  • Si risparmierebbe l’uso di oltre 2.300 ettari di terreno, l’equivalente di 89.000 campi da tennis;
  • Si userebbero 13 milioni di tonnellate d’acqua in meno, in pratica il contenuto di 5mila piscine olimpiche.

L’impatto ambientale senza carne

Sul sito del “World meat free day”, c’è un contatore che misura l’impatto ambientale della rinuncia della carne con alcuni esempi.

Una sola persona che rinuncia a un pasto a base di carne risparmia un quantitativo di acqua sufficiente per l’uso quotidiano di 9 persone e l’emissione di CO2 prodotta da una teiera fatta bollire 388 volte.

 

E infine, una classe di 30 alunni risparmierebbe l’acqua che serve a ognuno di loro per una settimana e una quantità di energia pari a quella che servirebbe a una tv accesa per 137 ore di fila.

Source: greenme.it

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