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Valentino Rossi partirà per Aragon, giovedì il verdetto

Dopo la seconda tornata di test a Misano Adriatico, i 20 giri percorsi martedì, è pressoché scontato che Valentino Rossi parta per Aragon con l’obiettivo di prendere parte al GP in programma domenica 24.

Un responso decisivo sulla partecipazione non potrà però arrivare prima dei test dei responsabili medici del circuito, giovedì pomeriggio. E anche in caso di via libera, sarà da verificare il responso della gara dopo le prove libere di venerdì

Ma il folletto di Tavullia vuole esserci fortissimamente e l’impressione è che solo lo stop dei medici spagnoli possa fermarlo. E dunque, salvo sorprese, sarà in pista 22 giorni dopo l’infortunio e l’olandese van der Mark dovrà attendere un’altra occasione per il debutto in MotoGP.

Già da qualche giorno Rossi ha tolto i punti, intensificando il lavoro di fisioterapia e preparazione atletica.

Poi i due giorni i prove a Misano con le “sensazioni positive” di cui hanno parlato la Yamaha e Uccio, questa mattina prima tornata di test medici (non “ufficiali”), che serviranno al pesarese per formarsi un’idea più precisa sulle sue condizioni.

I 20 giri di ieri, con la gamba destra fasciata stretta ed un dolore costante, ma meno forte del giorno prima, hanno però convinto il “Dottore” sulla possibilità di correre in Spagna.

In particolare, il pilota riesce già a piegare il ginocchio sufficientemente bene, mentre al momento registra qualche difficoltà con la caviglia.

Soprattutto la seconda parte della gara si preannuncia di sofferenza, quando calerà l’effetto dei sedativi (che non possono essere somministrati in maniera eccessiva, pena un intorpidimento anche nel resto del copro).

Anche se il risultato in gara dovesse essere modesto, servirà comunque al peggio come test in vista del “trittico” asiatico di ottobre Giappone-Australia-Malesia (poi l’ultimo GP, quello di Valencia, il 12 novembre).

Rossi partirà con un volo privato alla volta della Spagna e giovedì pomeriggio sarà sottoposto alla visita medica obbligatoria, che dovrà fornire il responso sull’idoneità a correre.

Così si è espresso il professor Xavier Mir, responsabile medico della MotoGP col dottor Angel Chartel: “Assisterò alla visita, ma potrò solo fornite un consulto e dare la mia opinione, l’ultima parola sarà del responsabile medico del circuito“.

E prosegue: “L’esame si baserà sulle ultime radiografie fatte da Valentino, nonché dalla sua deambulazione: se è in grado di camminare senza stampelle, se piega la gamba, se ha forza sufficiente nell’appoggio dell’arto”.

Seguirà l’ultimo banco di prova, cioè le sessioni della libere: l’ore e mezza di venerdì, fra le 09.55 e 10.40 e poi fra le 14.05 e 14.50.

A quel punto Rossi avrà un responso certo sulla risposta della gamba alle sollecitazioni sul lungo periodo.

Ma sarà un fine settimana che richiederà una grandissima forza di volontà da parte del 9 volte campione del Mondo: sabato seguiranno altri 75 minuti di prove libere (fra le 09.55 e 10.40, poi fra le 13.30 e 14.00).

A queste seguiranno le qualifiche: dovrà scendere in pista già nella Q1 (15 minuti fra le 14.10 e le 14.25) se il suo tempo complessivo nelle libere sarà inferiore alla decima posizione, altrimenti passerà direttamente alla Q2, come di consueto (fra le 14.35 e le 14.50).

Domenica 24 la gara, alle 14 (diretta Sky).

I precedenti casi di “recupero-lampo” nel mondo delle moto: Mick Doohan nel 1992 ad Assen è vittima di un incidente in seguito al quale rischia l’amputazione di una gamba. Torna 4 gran premi e 68 giorni più tardi in Brasile: 12° posto.

Perderà il mondiale per 4 punti a favore dell’americano Rainey, si “consolerà” con i 5 titoli consecutivi fra il 1994 ed il 1998.

Ancora nel 1992 Alessandro “Alex” Gramigni si rompe tibia e perone, come Rossi: torna alle gare 19 giorni dopo l’infortunio, arrivando in griglia con le stampelle. Al traguardo è 11° e gli serviranno 3 GP per tornare sul podio, vincerà comunque il titolo 125 con un buon margine su Gresini.

Nel 2010 Randy de Puniet si frattura tibia e perone in Germania. 23 giorni dopo corre a Brno, dove coglie il 10° posto. Fu una stagione anonima prima e dopo l’infortunio, conclusa al nono posto.


Source: www.todaysport.it

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