Parola d’ordine: a tutta velocità. Forse per affermarsi nel gotha dell’ingegneria, magari per il gusto del brivido di sfidare la fisica; chissà che invece sia solo il frutto di accurati calcoli di visibilità e marketing, o il motivo sia semplicemente che la tecnologia che azzera le distanze spaziali e temporali non basta più a connettersi in un mondo globale. Fatto sta che da una parte all’altra del globo spuntano progetti di trasporto a velocità folli.
Se in questo lato del mondo si lavora a un aereo che colleghi Londra a New York in 90 minuti, in Oriente ci si concentra per mettere a punto treni capaci di arrivare a 600 chilometri orari.
Cominciamo con il trasporto aereo. Una start-up statunitense, la società aerospaziale Hermeus Corporation di Atlanta, ha annunciato di aver in mente di costruire un aereo che consenta di viaggiare tra New York e la capitale del Regno Unito in un’ora e mezza. Significa raggiungere Mach 5, essere cioè cinque volte più veloci del suono. Attualmente, tanto per capirsi, per questo volo intercontinentale occorrono più di sette ore. Il Concorde, celebre aereo costruito dal consorzio anglo-francese composto da British Aerospace e Aérospatiale, copriva la tratta in tre ore e mezza circa.
Non sembrano piano campati per aria, anche se per salire a bordo del jet ipersonico ci vorrà una decina d’anni (se tutto va bene): l’azienda ha infatti appena incassato finanziamenti per proseguire nello sviluppo dell’aereo.
I progettisti contano di viaggiare a 3.300 miglia orarie, cioè oltre 5mila chilometri all’ora, e di garantire un’autonomia di volo di 4.600 miglia, quasi 7.500 chilometri, duemila in più di quelli che separano le due metropoli.
“Abbiamo intrapreso un viaggio per rivoluzionare l’infrastruttura del trasporto globale”, si legge sul sito della start-up. Con una metafora informatica, AJ Piplica, cofondatore e amministratore delegato di Hermeus, ha paragonato il rivoluzionario progetto della società al balzo di tecnologia vissuto “tra dial-up alla banda larga” per quanto riguarda la connessione internet.
Realizzare l’ambizioso progetto non è comunque un gioco da ragazzi. Lo sanno gli stessi fondatori, quattro ex dipendenti di Space-X, il progetto per lo Spazio di Elon Musk. “La sfida principale è integrare le tecnologie di base e testarle – ha spiegato Piplica alla Cnn – È davvero difficile ricreare l’ambiente di Mach 5 sul terreno, questo significa che bisogna volare. Lavoreremo molto sull’hardware, costruiremo prototipi e li faremo volare in anticipo in modo da imparare e migliorare rapidamente”.
La criticità tecnica principale, secondo il docente del dipartimento di aeronautica dell’Imperial College di Londra Paul Bruce, riguarda la propulsione, cioè i motori e la forza che occorre sprigionare per viaggiare a quelle velocità. E poi ci sono i costi – gli stessi fondatori ipotizzano biglietti da 3mila dollari a tratta – e la questione ambientale. Per spingere un jet a quella velocità quanto carburante serve? Il Concorde, per esempio, consumava più del triplo di un normale Boeing. I consumi eccessivi furono uno dei motivi che spinsero Regno Unito e Francia a parcheggiare definitivamente nell’hangar quel missile.
Più vicino a entrare in funzione è il treno che viaggia a 600 chilometri orari. Sviluppato in Cina dall’azienda statale China Railway Rolling Stock Corporation, sfrutta l’ingegneria maglev, cioè a lievitazione magnetica. Come spiegato dalla Cnn, questo treno si servirà della repulsione magnetica sia per far levitare il treno da terra, riducendo l’attrito, sia per spingerlo in avanti.
Non è una novità assoluta: la stessa Cina ha già treni maglev per raggiungere l’aeroporto di Shanghai-Pudong, una tratta da una trentina di chilometri dove si viaggia a 431 chilometri orari; il Giappone poi detiene il record assoluto di velocità con mezzo terrestre, un convoglio sparato a 603 chilometri orari su una pista sperimentale, e ha già in programma di attivare entro il 2027 un treno leggermente più lento, da 500 km/h, tra Tokyo e Nagoya.
Quello cinese, insomma, resterebbe un treno da record: se davvero raggiungesse la produzione commerciale nel 2021, sarebbe il primo a essere usato davvero a certe velocità.
Source: www.agi.it
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