ROMA (ITALPRESS) – “Programmazione e intelligenza”. Sono le due parole chiave per il settore del turismo secondo Alessandra Priante, presidente dell’Enit, che intervistata da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy, spiega come l’overtourism sia la “conseguenza di una mancata programmazione”. Il problema nasce “quando non si governa un flusso. Nel turismo abbiamo la possibilità di farlo perchè le prenotazioni hanno un campo di anticipo. E’ vero che ci stiamo sempre più spostando verso il last minute – prosegue -, ma la maggior parte delle persone, soprattutto gli stranieri, prenotano le vacanze da un anno all’altro. Gestire vuol dire saperlo e indirizzare questi flussi verso località meno note, è normale che ci sia un sovraccarico, creando anche a livello antropico” un numero molto elevato di presenze “nei punti di snodo aeroportuali e ferroviari, ma sta a noi essere molto bravi nell’aiutare le destinazioni secondarie a disegnare un prodotto, ed Enit si propone come protagonista. Un turista che arriva su Roma dobbiamo intercettarlo in maniera intelligente e portarlo a visitare”, anche altri luoghi.
Parlando dei dati sulle presenze, Priante evidenzia: “Se parliamo di una misurazione quantitativa, il turismo sta andando benissimo perchè la metrica mondiale è quella che vede il 2019 come il benchmark; in realtà stiamo andando non così bene a livello generale perchè se nel 2019 già ci lamentavamo del troppo turismo, in questo momento anche a livello internazionale stiamo dicendo la stessa cosa, vuol dire che sia prima che dopo non stiamo governando i flussi”.
In vista di due grandi eventi che vedranno l’Italia impegnata per i prossimi due anni, Giubileo 2025 e le Olimpiadi di Milano-Cortina, la presidente dell’Enit spiega che i dati previsionali parlano un numero di presenze “tra i 30 e i 50 milioni di persone nel territorio di Roma, una forchetta molto ampia che necessita di maggiore focalizzazione; mentre nella zona di Milano e Cortina si parla di un +35-37%. Io spero che ci siano dei dati un pò più focalizzati in modo da consentirci di fare delle elaborazioni perchè, se questi numeri spaventano, è necessario sederci intorno a un tavolo e capire cosa fare per gestirli. Con il Covid in particolare gli italiani rimangono sul territorio e hanno scoperto delle nuove destinazioni, che non sono nuove ma sono una riscoperta del proprio territorio, siamo stati molto bravi secondo me”.
Priante, inoltre, evidenzia che la mission dell’Ente “non è solamente legata alla promozione, noi facciamo anche una serie di iniziative a sostegno del Ministero. Il turismo in Italia è ancora una materia esclusiva delle Regioni, abbiamo un Ministero creato recentemente che ha una funzione importante ed aggregante e l’Enit mette a terra una serie di indicazioni, anche di formazione e market intelligence. Io vorrei che l’Enit diventasse un punto di riferimento sempre più digitale, per la formazione e per i dati”.
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