Trani, definita la Perla dell’ Adriatico, famosa per la sua cattedrale sul mare, rapisce per la sua luce bianca che al tramonto si colora di un rosa tenue, diventando una vera scenografia vivente.
Il toponimo deriva da Tirenum o Turenum, per la leggenda che la vuole fondata da Tirreno, figlio di Diomede. Ricordata nella Tabula Peutingeriana, acquistò prestigio dopo la distruzione di Canosa ad opera dei Saraceni e con i Normanni conservò molte autonomie che le permisero la compilazione degli Ordinamenta Maris , il più antico codice marittimo del Medioevo.
La parte più antica che fronteggia il mare si sviluppa verso Oriente grazie alla dominazione longobarda che innalza una prima cinta muraria nella quale si aprivano quattro porte, di cui è rimasta una sola, Porta Aurea.
Una seconda cinta muraria a protezione della città la volle Federico II nel XII secolo insieme al Castello, facendo diventare Trani il suo fortificato avamposto marittimo.
Fu proprio sotto Federico II che acquistò un rinnovato splendore, questo regolamentò le tasse sul commercio ebreo sulla seta, incrementando l’arrivo di ebrei facoltosi , fu proprio in questo periodo che la città si arricchi di ben quattro sinagoghe e di ricchi palazzi signorili.
la città raggiunse il suo massimo splendore economico tra il 1450 e il 1550 circa, quando la Repubblica marinara di Venezia per proteggere i suoi commerci, scelse il porto di Trani come piazza mercantile più importante del basso Adriatico.
Infatti, il cuore della città e il suo nucleo più antico si organizza intorno al porto e su una penisoletta che culmina con la cattedrale stupendamente orientata sul mare, baciata al tramonto dal sole.
La visita può cominciare dalla splendida Cattedrale, progettata in un ideale posizione scenografica testimonia la ricchezza e lo splendore della Trani medioevale.
Dedicata a S. Nicola Pellegrino,la costruzione cominciò 1097 sopra l’antica chiesa di S. Maria. Ebbe vari fasi costruttive e forse la cosa curiosa è che al suo interno custodisce la chiesa inferiore dedicata a S.Maria della Scala con annessa cripta di S.Nicola Pellegrino, mentre sotto la chiesa inferiore si trova l’ipogeo di S.Leucio.
La facciata. di straordinaria bellezza ha una vasta superficie liscia in pietra bianco-rosata, ornata da poche aperture: una monofora, un occhio e tre finestre allineate di cui la mediana più grande è riccamente decorata, affiancata da due leoni e da due elefanti su mensole.
Imponente l’alto campanile che si staglia contro il cielo con i suoi 59 metri di altezza.
Lasciata la piazza della cattedrale e superato il palazzo dell’Archivio si imbocca via Ognissanti per raggiungere Palazzo Caccetta, edificato dal mercante Caccetta tra il 1449 e il 1453, per la sua facciata in cui si fondono motivi gotici con elementi tipici del romanico pugliese, viene dichiarato nel 1856 monumento nazionale.
Qui ci troviamo nel cuore medioevale della città, costruito con case a schiera di due tre livelli, mentre sull’elegante via Beltrani si notano i palazzi signorili del ‘600.
La visita della città di Trani può proseguire passando dall’antica cinta muraria Longobarta, la Porta Aurea che dà l’accesso sia al centro storico che alla Giudecca, l’antico quartiere ebraico, un tempo caratterizzato da quattro sinagoghe, convertite nel corso dei secoli a Chiese Cristiane e solo in un passato più recente restituite al popolo ebraico.
Chiesa San Pietro Martire, a testimoniare la presenza di un’antica sinagoga sono i simboli incastonati sul muro: l’albero della vita sulla chiave di volta e il fiore del cedro che ci ricorda la festività delle capanne.
Museo- Sinagoga S. Anna, nasce come sinagoga nel 1247, convertita a chiesa cristiana e dedicata a S. Anna nel periodo degli Angioini, oggi è il cuore pulsante che testimonia tutta la civiltà ebraica tranese.
L’attento restauro ha recuperato l’antica struttura, riportando alla luce il livello del piano di calpestio della sinagoga, la magnifica cupola intradossata nel tamburo ottagonale, definita nell’epigrafe che riporta l’anno di fondazione “alta e maestosa” e le cisterne al piano inferiore per le abluzioni e per le sepolture.
Sinagoga di Scolanova, un privilegio e un onore averla visitata. E’ la sinagoga restituita al culto ebraico.
Costruita in pietra calcarea è un esempio di architettura romanica pugliese, dotato di portale unico e di quattro finestre monofore ad arco. L’intero edificio è dominato da un campanile a vela a sua volta sormontato da un timpano su cui svetta una stella di David in ferro battuto.
una visita la merita la Chiesa Longobarda di S. Martino. Situata a livello dell’antica città longobarda, ovvero a 2 metri sotto il livello stradale è uno degli edifici più antichi della città. Man mano che si scende per la sua scalinata si è avvolti da un delizioso profumo di miele, quello delle lunghe candele e subito ci si trova nella navata centrale con di fronte, rivolto verso Oriente l’altare nascosto da una ricca Iconostasi. A livello del pavimento sono visibili le antiche sepolture risalenti all’anno 1000.
Chi è appassionato alla storia dei templari non può perdersi la visita alla Chiesa di Ognissanti una chiesa romanica del XII sec. situata sulla riva del porto e le cui absidi si specchiano nelle acque del porto stesso. Costruita Templari ha pianta basilicale a tre navate divise da un colonnato. L’ingresso alla chiesa è protetto da un portico ancor oggi vigilato dai Templari.
Fu proprio in questa chiesa che prestarono giuramento i cavalieri normanni partiti per la prima Crociata, guidati da Boemondo d’Altavilla e da qui nel corso dei secoli si sono imbarcati i Templari alla volta dell’Oriente.
Città ricca di storia che dopo averci affascinato nelle sue vie con i suoi palazzi e le sue chiese merita di essere vissuta per il suo mare, dall’alba al tramonto!
E proprio con la prima luce del mattino si può fare una passeggiata sulla spiaggia, per restare affascinati dal sole che sorge e per scambiare quattro chiacchiere con i pescatori che rientrano dal mare con il loro bottino.
Il punto più bello per godersi la nascita del nuovo giorno è la terrazza del Monastero di Santa Maria di Colonna, il sole che nasce dal mare e l’aria salmastra renderanno l’esperienza unica e indimenticabile.
Per gli amanti del mare questo è anche il punto più bello in cui tuffarsi e per vivere la serata in una delle baie più belle della città, sorseggiando il suo famoso vino bianco, il Moscato Reale, sulla spiaggia che scende a picco sul mare, in un’atmosfera rilassata e raffinata.
I più romantici non possono perdersi la passeggiata nella Villa comunale ottocentesca, incastonata in un insenatura naturale tra il verde dei pini marittimi e l’azzurro del mare, da qui si può giungere al Fortino di Sant’Antonio che ingloba l’omonima chiesa costruita nel XII sec. a difesa dell’ingresso del porto. Da qui si ammira tutta l’insenatura del porto su cui si affaccia la città, diventa molto suggestiva alla sera con il suo gioco di luci.
La passeggiata può proseguire lungo il porto, anima della movida tranese con i locali più di tendenza da un lato e una fila di eleganti imbarcazioni a vela sull’altro.
Storia, mare, cultura fanno di Trani una città slow, dove imperversa l’arte del buon vivere e del buon bere, in fondo Giorgio Gaber al vino sfuso della città ha dedicato “Trani a gogò”.
Ritmi lenti, passeggiate romantiche, cucina tipica pugliese di mare saranno solo alcuni dei souvenir e dei ricordi del viaggio che il turista porterà a casa, insieme allo stile, agli odori e ai sapori di questa città… vere e proprie esperienze da raccontare e da custodire nel cuore.
Source: www.ifood.it
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