ROMA (ITALPRESS) – Con nove maschere (Lupo, Tigre azzurra, Giraffa, Pecorella, Farfalla, Gatto, Baby alieno e Orsetto) e altrettanti personaggi famosi che vi si celano dentro, torna su Raiuno (da venerdì 29 gennaio in prima serata) “Il cantante mascherato”, lo show di Milly Carlucci che, sottolinea il direttore di Raiuno Stefano Coletta, “nella precedente edizione ha chiuso al 22% con punte molto significative nella parte finale del programma”. Torna con la stessa formula, una giuria allargata da tre a cinque membri (a Flavio Insinna, Patty Pravo e Federico Facchinetti si sono aggiunti Costantino della Gherardesca e Caterina Balivo) e, soprattutto, un corredo di tamponi e mascherine che dovrebbero renderlo, almeno nelle intenzioni, covid-free: “Alla base della nostra sicurezza c’è l’isolamento del cast. E tutti noi siamo rigorosissimi – spiega la Carlucci, reduce da un’edizione di “Ballando con le stelle” piuttosto complicata a causa dei diversi casi di positività al Covid tra ballerini e maestri – La pandemia mi fa paura come a tutti e lavorare stando in comunità non è facile. Speriamo di farcela senza danni”. Un augurio corroborato dal fatto che i nove concorrenti indossano la maschera: “Quando abbiamo fatto la prima edizione usavamo la parola maschera in modo diverso” ricorda Flavio Insinna.
Tornando allo show, anche stavolta il pubblico e, ancora prima, i giurati dovranno indovinare chi si nasconde sotto le maschere, ascoltando le voci “parlate” e “cantate” e raccogliendo i vari indizi che riusciranno a identificare: “Spero che stavolta ci sia mio padre Roby – esclama Francesco Facchinetti – L’altra volta quando lo chiamavo per vedere se fosse dentro una delle maschere non mi rispondeva per lasciarmi nel dubbio. Mia figlia si è già fatta un’idea ed è convinta che sia nel Lupo”. Oltre ai cinque giurati, ci saranno anche trenta “investigatori” che daranno diversi input alla giuria e che saranno guidati da due maestri di “Ballando con le stelle”: il commissario Simone Di Pasquale e dall'”ispettore” Sara Di Vaira. Carlucci riprende: “Tutti i concorrenti canteranno con la loro voce, usata in maniera diversa dal solito come ha fatto, ad esempio, lo scorso anno Al Bano sembrando Adriano Pappalardo. Quando parleranno, invece, camufferemo le loro voci”. La conduttrice spiega anche che, per dare la possibilità a tutti di partecipare da casa al gioco, “si potrà votare sulle tre piattaforme social Facebook, Twitter e Instagram senza spendere un euro”. Del resto, l’obiettivo, lui decisamente non mascherato, è quello di raccogliere davanti alla tv tutta la famiglia, dai bambini ai nonni. Senza dimenticare, naturalmente, chi è solo e, come sottolinea Coletta: “Per molte persone che sono sole, la televisione è l’unico elemento di sopravvivenza. L’intrattenimento deve continuare a esserci, mettendo tutti i lavoratori in sicurezza”.
(ITALPRESS).
Tornando allo show, anche stavolta il pubblico e, ancora prima, i giurati dovranno indovinare chi si nasconde sotto le maschere, ascoltando le voci “parlate” e “cantate” e raccogliendo i vari indizi che riusciranno a identificare: “Spero che stavolta ci sia mio padre Roby – esclama Francesco Facchinetti – L’altra volta quando lo chiamavo per vedere se fosse dentro una delle maschere non mi rispondeva per lasciarmi nel dubbio. Mia figlia si è già fatta un’idea ed è convinta che sia nel Lupo”. Oltre ai cinque giurati, ci saranno anche trenta “investigatori” che daranno diversi input alla giuria e che saranno guidati da due maestri di “Ballando con le stelle”: il commissario Simone Di Pasquale e dall'”ispettore” Sara Di Vaira. Carlucci riprende: “Tutti i concorrenti canteranno con la loro voce, usata in maniera diversa dal solito come ha fatto, ad esempio, lo scorso anno Al Bano sembrando Adriano Pappalardo. Quando parleranno, invece, camufferemo le loro voci”. La conduttrice spiega anche che, per dare la possibilità a tutti di partecipare da casa al gioco, “si potrà votare sulle tre piattaforme social Facebook, Twitter e Instagram senza spendere un euro”. Del resto, l’obiettivo, lui decisamente non mascherato, è quello di raccogliere davanti alla tv tutta la famiglia, dai bambini ai nonni. Senza dimenticare, naturalmente, chi è solo e, come sottolinea Coletta: “Per molte persone che sono sole, la televisione è l’unico elemento di sopravvivenza. L’intrattenimento deve continuare a esserci, mettendo tutti i lavoratori in sicurezza”.
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