Termineranno nell’inverno 2020 i lavori di recupero e restauro del complesso monumentale della Fontana di Ercole, nel cuore dei Giardini della Reggia di Venaria. Si tratta dell’ultimo tassello del cantiere culturale più grande d’Europa degli ultimi decenni che ha portato al recupero della Reggia, patrimonio Unesco dal 1997, con un investimento complessivo di oltre 300 milioni di euro. “Quest’ultimo cantiere, del costo complessivo di 3 milioni e della durata di 5 anni, è forse uno dei più difficili – spiega la presidente della Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Torino, Adriana Acutis – perché si tratta della ricostruzione di uno spettacolare monumento dedicato ai giochi d’acqua del quale sono rimasti solo alcuni resti emersi 15 anni fa”. La seicentesca fontana dedicata ad Ercole venne abbandonata nel 1750 con la revisione juvarriana della Reggia secondo i gusti del tempo. Il re Carlo Emanuele III disperse tutte le statue che la ornavano, compreso il mastodontico Ercole recentemente tornato a Venaria. Buona parte delle statue mancanti (circa 250) sono state o recuperate, o copiate o ricostruite con progetti tecnologici digitali.