Maura Luperto e Maurizio Sarlo: I salotti di dicembre parlano anche di…. (Da questo mese anche in video messaggio
https://youtu.be/L3ORxkAPOW0 )
IL PUNTO DI OSSERVAZIONE (di Maura Luperto)
Nel nostro percorso di consapevolezza attraverso il confronto, il dialogo, non acquisiamo nulla che già non ci appartenga. Emerge solo ciò che abbiamo già dentro nel bene e nel male. Il cammino di conoscenza che attraverso i clemm stiamo percorrendo ci porta ora ad elevarci ad un punto di osservazione più alto in modo da vedere le cose da una diversa prospettiva. Se ci arrampichiamo su un albero e guardiamo l’orizzonte, il punto di vista sarà diverso di quando ci troviamo ai piedi dell’albero. Il percorso del progetto COEMM, a questo punto ci chiede di elevarci per avere una prospettiva più alta. Non c’è cosa che non sappiamo che non abbiamo accettato, e quindi le cose alle quali aderiamo fanno già parte del nostro paesaggio. Le vediamo dal nostro punto di vista e le integriamo nella nostra sfera di consapevolezza, pertanto elevare la mente diventa una scelta libera e consapevole. Sono consapevole di come mi esprimo? Sono consapevole della mia disponibilità all’ascolto? Sono consapevole del beneficio che mi procura elevarmi ad un punto di osservazione più alto? Cosa accade quando qualcosa di nuovo entra nella nostra sfera di osservazione? Quando abbiamo un nuovo ideale, un nuovo pensiero, una nuova possibilità? Può anche accadere che restiamo fermi, inchiodati sul nostro unico punto di osservazione e non ci diamo la possibilità di elevarci, di evolvere, di cambiare. Quando ci si eleva ad un punto più alto di osservazione della consapevolezza, allora scopriamo qualcosa che prima non riuscivamo a vedere ma che in realtà già esisteva. Quando un esploratore partiva alla scoperta di un nuovo mondo, in realtà scopriva quello che già c’era ma che era stato creduto un’ illusione. Tutto ciò che stiamo scoprendo quindi sono cose che già esistono però le vediamo e le comprendiamo solo se la nostra prospettiva cambia. Ora dobbiamo comprendere che una scelta cosciente c’è sempre e quando il punto di osservazione è più alto abbiamo più alte responsabilità, perché ad ogni livello di coscienza noi creiamo delle cose. Le creazioni che facciamo nella paura, nella preoccupazione, senza curarci del benessere degli altri hanno delle ripercussioni e dobbiamo esserne responsabili. Dobbiamo capire che la maggior parte delle cose che facciamo vengono fatte per abitudine e la prospettiva di cambiamento ci mette alla prova perché potrebbe essere diverso da ciò che pensavamo quando abbiamo fatto la scelta di intraprendere il viaggio. Quindi quando ci viene illustrato un progetto come il nostro e ce ne facciano l’idea, di solito programmiamo qualcosa che si attiene ad uno schema che avevamo creato in precedenza, ma la lezione che dobbiamo apprendere riguarda tanto la responsabilità quanto la saggezza e la percezione. Molti di noi desiderano ricevere degli insegnamenti, ma non desiderano fare compiti a casa. Molti di noi desiderano ricevere delle informazioni, ma non vogliono prestare attenzione alle possibilità che si offrono. Molti di noi desiderano imparare, ma non desiderano fare. Il progetto COEMM ci sta trasportando su per una montagna verso un nuovo panorama. Ci sta facendo vedere un nuovo punto di osservazione, ma ciò che vediamo davanti lo possiamo decidere solo noi.
Tema legato al programma COEMM: L’AGRICOLTURA NATURALE, NUTRITIVA E A PREZZI POLITICI (di Maurizio Sarlo)
È il terzo punto che tocchiamo, da quando siamo partiti con la Fase 2.0, del Progetto COEMM! A differenza di quello che riportano le cronache (fin troppo ben mirate), nella modernità tecnologica di questo tempo, Noi diciamo che vi può essere abbondanza in ogni produzione, anche nel delicato e vitale campo agricolo. E, per stare al passo con la qualità e costi equi, senza anche dover usare ogni genere di pesticidi o dichiarare tolleranti, pesticidi che abbiano “solo” lo 0,1 di percentuale pesticida (solo perché lo dichiara la Legge).
L’importante è, infatti, poter unire, all’abbondanza della produzione, politiche di mirata saggezza, per dare qualità energetica-naturale alla produzione di cibi e bevande.
Quello che rileviamo Noi, nel settore agricolo, invece, oggi, è appunto una pratica intensiva negativa che, da una parte punta a far produrre con sfruttamento della manodopera e ad scapito degli investimenti (magari spesso, con sementi geneticamente modificati) e, dall’altra, ad esasperare gli egoismi degli agricoltori, facendo produrre con i sementi di cui sopra o, addirittura, non produrre e lasciare incolti i campi, per poter ritirare i “bonus” elargiti dai contributi Europei e internazionali a spese della intera collettività (su cui agiscono lobby di pressione, oramai diventate molto più potenti di molti Stati).
Secondo noi, serve “tornare al futuro”… Ovvero, iniziare a ripensare e riformare totalmente le politiche del comparto agricolo, con saggezza e creatività, portandolo a divenire una infrastruttura indispensabile dello Stato sovrano, etico e prospero e, ovviamente, al servizio dei suoi abitanti.
Con un piano di formazione scolastica altrettanto adeguato, il comparto Agricolo, secondo Noi, deve diventare un tassello basilare della ricchezza interna di un Paese e dei Suoi Cittadini. La cultura generale, in tale settore, deve mirare ad ottenere una produzione di cibi naturali ed energicamente positivi.
Altresì, gli Operatori del settore dovrebbero essere inseriti in un intelligente piano lavorativo, ponendoli in un mix di oscillazione fra quello che oggi è il miglior dipendente Statale (pagato per i suoi meriti da una collettività che sappia comprendere il valore strategico dell’operato nel campo agricolo) ed una forma di imprenditorialità etica ed avanzata.
Incentivo al LIBERO cambiamento per l’attuale categoria di imprenditori Agricoli è, sempre secondo Noi, quello di premiare l’imprenditore agricolo che accetta di far entrare il suo patrimonio immobiliare ed il suo know how all’intero di uno speciale Fondo Statale (impignorabile, insequestrabile e invendibile senza la firma di qualsiasi appartenente al Fondo), con un appannaggio di un interesse netto pari al 10% annuo del valore periziato di quanto inserito nel suddetto speciale Fondo Statale.
Inoltre, mettere a disposizione dell’Imprenditore Agricolo, gratuitamente e secondo una formula saggia e creativa, tanti lavoratori quanti ne necessita per la semina, il raccolto e la manutenzione dell’Impresa. Lavoratori ricompensati dallo Stato etico sia come lavoratori dipendenti del Ministero dell’Agricoltura, sia con incentivi verso quegli studenti delle Scuole dedicate a tale comparto (futuri dipendenti)!
Di contro a tale offerta, il prezzo dei prodotti agricoli di chi sceglie tale incentivi, dovrebbero essere promossi secondo buone regole decise del Ministero competente. In modo da calmierare ed equilibrare la libera concorrenza dei mercati (interni e internazionali).
Cibi ed alimenti strategici dell’alimentazione animale è umana, secondo noi, dovranno andare di pari passo con quel cambio epocale di paradigma che la modernità porterà sempre più ad evidenziarsi. Tutto ciò è pensato in virtù dell’arrivo della robotica, la quale non lascerà grandi spazi di manovra al corretto equilibrio fra costi e benefici della collettività e della migliore maggioranza dei singoli che dovrebbero rappresentarla.
Il terzo millennio e le modernità che esso porta con se, esigono Esseri Umani che abbandonino l’ancora animalesca per cercare di raggiungere quella spirituale. La seconda, è l’unica che permette di elevarsi a Dio o, a chi non crede in un Dio, all’energia assoluta che tutto trasforma in ciclo di naturale equilibrio.
Non sarà per nulla facile poter credere che, un cambiamento, tanto radicale, possa essere davvero possibile. Per pensarlo possibile, servono sforzi filosofici non da tutti. Supportati da scienziati, studiosi e professionisti che sappiano confortarci nelle varie scelte.
L’importante è sentirsi liberi di poter sognare.
Chi sogna, prima o poi, crea! Meglio farlo, sognando in positivo!