Originate dai resti della cometa Encke e da detriti asteroidali, le meteore sono così chiamate perché il radiante, ovvero il punto da dove partono, è nella costellazione del Toro. Lo sciame è in realtà composto di due parti, che originano la corrente Nord e la Sud. Le orbite sono infatti leggermente differenti, determinando due differenti picchi di attività. Quest’anno, comunque, saranno osservabili quasi esclusivamente le Nord.
Il loro picco è previsto per il 12 del mese, quando la Luna sarà quasi assente (il 18 è prevista Luna Nuova), portando disturbo soltanto nelle ore che precedono l’alba (circa dalle 3h in poi). Ma il 7 e l’8 del mese potrebbe essere osservata la maggior frequenza delle Tauridi più luminose, poichè il 7 corrisponde al nodo orbitale originario della cometa. Vale dunque la pena affacciarsi dalla notte del 7 in poi (nella mappa il cielo dell’8 novembre alle 0.30 circa).
Come spiega l’UAI, le Tauridi Nord mostrano frequenze variabili di anno in anno, producendo talvolta meteore luminose e grossi bolidi. Il radiante, osservabile per tutta la notte già dalla fine del crepuscolo serale, culmina verso la mezzanotte a quasi 70° di altezza.
Questo mese, inoltre, lo sciame sembra irradiarsi da un’area a pochi gradi a sud ovest delle Pleiadi, che renderanno lo spettacolo ancora più affascinante.
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Source: greenme.it