Spesso, chi spegne la sveglia per restare ancora a letto viene considerato pigro, indisciplinato. Addirittura c’è chi sostiene che i famosi 10 minuti in più strappati alla sveglia possano rovinare il nostro ritmo circadiano.
Tuttavia, secondo la ricerca britannica, non è affatto così. Anzi. Quest’abitudine è sinonimo di intelligenza e creatività. Chi lo fa per abitudine, è più intelligente, più creativo e anche più felice di chi invece salta fuori dal letto al primo squillo.
Gli autori Kanazawa e Perina sostengono che ci siamo adattati a vivere (e dormire) molto meglio rispetto ai nostri antenati, che tassativamente andavano a letto presto e si alzavano di buon’ora al mattino.
Chi spegne la sveglia dimostra di rompere questo schema e di adattarsi alla vita moderna. Ciò è la prova di un’intelligenza eccezionale: una persona intelligente riesce ad affrontare il tasto della sveglia visto che l’evoluzione non ha fatto fatto nulla per prepararci a questo.
Di fatto, secondo lo studio, se impariamo ad ascoltare di più le esigenze del nostro proprio corpo ed evitiamo di piegarci del tutto alle regole dettate dagli orologi, saremo più propensi a seguire le nostre passioni e trovare soluzioni ai nostri problemi. Questo ci rende più creativi e indipendenti. E sicuramente più felici e appagati.
Certamente starete sorridendo compiaciuti pensando a quante volte avete spento la sveglia assaporando gli ultimi minuti di sonno. Che ci crediamo o no, abbiamo trovato la giustificazione da dare a chi ci accusa di pigrizia.
Francesca Mancuso
Source: greenme.it
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