Non è così semplice. L’abuso emotivo non è facile da smascherare perché i suoi meccanismi sono spesso subdoli e sofisticati. A ciò occorre aggiungere un altro ingrediente non meno importante: l’amore. Perché non possiamo dimenticare che quando si ama qualcuno, si è cocciuti, fiduciosi e impegnati nella relazione. Ciò impedisce di vedere con facilità tali meccanismi e anche quando vengono percepiti, rilevati, il cervello mette in atto strategie molto complesse e articolate per dissuadere i dubbi, per liberare una nebbia densa che ci impedisce di vedere con chiarezza ciò che sta accadendo.
Quando alla fine riusciremo a farlo, saremo del tutto consapevoli di quello che sta accadendo perché guardandoci allo specchio, non ci riconosceremo più. La persona che vi vedremo riflessa sarà poco più che un’ombra di chi eravamo prima…
Superare un abuso emotivo: stato d’animo che non tutti raggiungono
Il ciclo dell’abuso emotivo funziona in molte occasioni come una dipendenza. Si verifica un circolo vizioso di punizione-ricompensa nel quale restiamo intrappolati. A momenti ci regalano un’attenzione smisurata, si pongono come le persone più affettuose del mondo, meticolose e spassionate, ma a volte compare la rivendicazione, la freddezza, l’umiliazione e il rimprovero che provocano una ferita.
L’atteggiamento positivo si va a incastonare con il maltrattamento in una catena senza fine dove diventiamo un tassello aggiuntivo in questo macchinario controllato dal manipolatore. Porre fine a questa dinamica, liberarci di essa non è per niente facile. Inoltre, non dobbiamo neanche credere che, dopo aver messo fine alla relazione, finisca anche la sofferenza.
Gran parte delle persone, degli uomini e delle donne, che mettono fine a una relazione abusiva credono, innocentemente, che con questo passo coraggioso si sia concluso tutto. Pensano che dopo aver preso questa decisione, andrà tutto meglio; che dopo aver toccato il fondo, tutto proseguirà con una rapida risalita e che il recupero sarà immediato. Tuttavia, non è così.
Non aver superato la relazione abusiva: sintomi
- Sentimenti di colpevolezza. Focalizziamo su di noi una certa rabbia per non essercene accorti prima, per aver perso tanto tempo con qualcuno che ci stava facendo del male.
- Il senso di colpa si mescola con la rabbia. Accumuliamo molta frustrazione e talmente tanta ira che talvolta proiettiamo questo sentimento sugli altri.
- Diventiamo diffidenti.
- Possiamo trascorrere dei periodi di grande iperattività, vogliamo fare molte cose, essere coinvolti in diversi progetti ma ci sentiamo esausti, privi di energia.
- L’immagine di noi stessi, il senso dell’Io, così come la nostra autostima continuano a essere danneggiati, vulnerabili.
- Non sperimentiamo le emozioni positive con la stessa intensità di prima, ora l’allegria è meno dirompente, la gioia meno motivante e i sogni meno speranzosi. Ci sentiamo come anestetizzati…
Strategie per superare un abuso emotivo
Proprio come abbiamo segnalato all’inizio, per superare un abuso emotivo è positivo re-interpretare la nostra condizione di vittime, in modo che questa non occupi tutta la concezione che abbiamo di noi stessi. Mettiamo da parte il senso di colpa, insieme all’impotenza che alla lunga coronerà ancora di più il nostro stato traumatico. L’identità di vittima ci sottrae energie e potere, e mina ancora di più il nostro senso dell’Io.
Vediamo, dunque, quali approcci, quali strategie dobbiamo mettere in atto.
Essere coraggiosi e prendere le redini della propria vita
Non siete vittime, siete persone coraggiose che devono superare un passato traumatico. Per questo, dovete concentrarvi sul presente e prendere le redini della situazione. Siete responsabili della vostra vita e responsabile significa “saper reagire alle circostanze”, pertanto, togliete dalla vostra mente il senso di colpa e fatevi carico della situazione, della vostra realtà.
Calma di fronte all’angoscia esistenziale
Superare un abuso emotivo implica, come abbiamo detto, imparare a essere responsabili di noi stessi in questa nuova tappa della nostra vita. Dunque, facendo questo passo, è comune provare angoscia, paura, sconcerto… Di fronte a questi sentimenti, la risposta è la “calma”.
Mantenete la calma, comprendete che nessuno vi metterà fretta affinché vi riprendiate, capite e accettate che qualsiasi guarigione richiede del tempo e, pertanto, non avete altre opzioni se non quella di seguire il vostro ritmo, ascoltarvi e accettare tutte le vostre emozioni. A poco a poco prenderete pieno controllo di tutto quello che vi circonda e vi coinvolge.
Gestione positiva della realtà
Dopo una relazione abusiva, è comune che si accumuli rabbia, che si sia diffidenti, che si abbia un’immagine di se stessi in qualche modo negativa, poiché ci si vede come vittime di qualcosa che doveva essere rilevato il prima possibile. Per evitare di restare intrappolati in questi stati, dobbiamo applicare un approccio più positivo di fronte a ciò che ci circonda.
- Se provate rabbia, canalizzatela, liberatela.
- Se vi sentite soli, parlate con altre persone, con gruppi di sostegno che hanno vissuto la vostra stessa situazione.
- Se non notate alcun progresso, se vedete che qualsiasi tentativo vi riporta al punto di partenza, dove si trovano l’impotenza e la frustrazione, chiedete aiuto a un professionista.
Per superare un abuso emotivo, occorre mettere in atto una gestione positiva della propria realtà, occorre applicare un approccio costruttivo, dove non manchino le risorse, il sostegno, l’apertura all’ambiente circostante, seguire terapie adeguate e mirate che permettano di ristabilire un senso del proprio Io più luminoso e positivo.
Tutti possiamo uscire dal circolo dell’abuso e… non sempre lo faremo restando indenni, che questo sia chiaro, tuttavia, possiamo riemergere più forti dopo aver costruito un’immagine di noi stessi più dignitosa, resistente e coraggiosa.