TOKYO (GIAPPONE) (ITALPRESS) – Storica tripletta azzurra nella penultima giornata di gare alle Paralimpiadi di Tokyo. Ambra Sabatini conquista l’oro paralimpico nei 100 metri T63 stabilendo anche il record del mondo in 14.11; argento per Martina Caironi (14.46), bronzo per Monica Contrafatto (14.73). “Vincere è stato bellissimo, ma l’emozione più bella è il podio a tre – il commento a caldo di Sabatini – Vedere l’Italia su quei gradini è
fantastico, lo desideravamo tanto tutte quante in questi giorni.
Come ci chiamiamo? ‘Le fantastiche trè”. “La mia medaglia è per
l’Afghanistan, un posto che mi ha tolto qualcosa ma mi ha dato
anche questo”, spiega Contrafatto, bronzo. Infine Caironi, argento: “Mi ispiro ad Ambra, che viene dall’atletica normodotati e ha movimenti perfetti, ma anche a Monica, sebbene non gliel’abbia mai detto, perchè ricominciare dopo quello che le era successo non era semplice”. Gli azzurri dell’arco chiudono con un argento allo Yumenoshima Park Archery Field di Tokyo. Dopo il bronzo nel compound open di Maria Andrea Virgilio e l’argento nel ricurvo open di Enza Petrilli, nel ricurvo mixed team open Elisabetta Mijno e Stefano Travisani si piazzando al secondo posto, superati in finale 5-4 (18-17), dopo le frecce di spareggio, dal duo RPC (Sidorenko, Smirnov). “Dico sempre che l’argento è una medaglia purtroppo persa, ma alla prima Paralimpiade, con tante emozioni, va bene così”, assicura Travisani. Per Mijno è la terza volta consecutiva sul podio: “Lo dovevo alla mia squadra, a tutti e a me stessa”.
(ITALPRESS).
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