Il giudice federale delle Hawaii, Derrick Watson, ha bloccato su scala nazionale l’ordine esecutivo del presidente, noto come seconda versione del bando agli immigrati provenienti da 6 paesi a maggioranza musulmana (versione in cui è stato ‘depennato’ l’Iraq, alleato degli Usa, su richiesta del Pentagono), che doveva entrare in vigore proprio all’alba del 16 marzo.
Su istanza dello Stato delle Hawaii, controllato dai democratici, Watson ha stabilito che l’entrata in vigore del nuovo bando migratorio potrebbe causare una danno irreparabile alle persone interessate (i cittadini di sei Paesi a maggioranza musulmana e i rifugiati), il che giustifica la sua sospensione temporanea. E’ la seconda pesante battuta d’arresto per la politica anti-immigrati del presidente americano: Trump aveva introdotto alcuni cambiamenti nel primo ordine esecutivo, che era stato bloccato da un tribunale di Seattle.
Poco dopo che era stata resa nota la sentenza, Trump è apparso a una iniziativa a Nashville e si è scagliato contro il giudice accusandolo di “un abuso giudiziario senza precedenti” preso “per ragioni politiche”.
“Questa sentenza ci fa sembrare deboli, il che non siamo, credetemi”. E ha preannunciato che porterà il braccio di ferro fino alla Corte Suprema. “Andremo a batterci contro questa terribile sentenza, arriveremo fino alla Corte Suprema, vinceremo e manterremo al sicuro il nostro Paese e i nostri cittadini”.
Source: agi.it/estero
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