Prosegue senza sosta l’ascesa di Spotify, il servizio che permette di ascoltare in streaming milioni di brani musicali in modalità gratuita e a pagamento. A crescere sembrerebbero essere specialmente gli utenti con abbonamento, passati in meno di due mesi da 56 milioni (dati di metà giugno) agli attuali 60 milioni. Si pensi che da marzo ad agosto 2017 gli iscritti paganti sono aumentati di 10 milioni.
I recenti accordi raggiunti da Spotify con le etichette Universal Music Group e Sony Music Entertainment sembrano dunque essere stati particolarmente apprezzati dagli utenti che – sono dati di giugno – hanno complessivamente raggiunto quota 140 milioni (tra paganti e gratuiti). Le manovre commerciali non sembrano essere finite qui, poiché recentemente sono emersi importanti dettagli in merito al possibile accordo di licenza tra la stessa Spotify e Warner Music Group.
Nell’attesa della chiusura di quest’ultima operazione sul mercato, l’azienda di Daniel Ek continua a lavorare sia sul fronte dei servizi offerti che della finanza: il miglioramento del servizio sarà reso possibile grazie all’utilizzo sempre più massiccio dell’intelligenza artificiale per restituire agli utenti risultati corrispondenti ai gusti musicali personali. In parallelo, il management si sta impegnando per portare l’azienda in Borsa: la IPO potrebbe essere presentata tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2018.
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