Le leggi violano il principio costituzionale e il ministro Costa promette che per le specie protette a livello europeo non ci sarà nessun abbattimento forzato perché la competenza sulla fauna selvatica, in particolare quella protetta o in via d’estinzione è dello Stato.
Il testo delle provincie di Trento e Bolzano autorizza “il prelievo, la cattura o l’uccisione di esemplari della specie Ursus arctos e Lupus canis”, senza considerare però che la fauna selvatica è un bene indisponibile dello Stato.
Solo pochi giorni fa, infatti, la Provincia di Bolzano aveva seguito l'”esempio” dei vicini trentini, approvando (con 25 voti favorevoli, 3 contrari e 2 astenuti) una legge fotocopia che permette deroghe al regime di protezione di lupi e orsi, imposto dalla Direttiva Habitat. Anche nel bolzanino, quindi, secondo la nuova norma, sarebbe possibile autorizzare il prelievo, la cattura o l’uccisione di lupi e orsi, una volta acquisito il parere dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) che, come nella provincia di Trento, non sarà comunque vincolante.
Ma, per fortuna, tocca al ministero dell’Ambiente, secondo la direttiva Ue “Habitat”, decidere deroghe straordinarie alla tutela di orsi e lupi. E non alle singole province.
“Io come ministro della Repubblica ho il dovere di intervenire quelle due leggi violano un principio costituzionale. Il Piano Lupo, che intendo portare prossimamente in Conferenza Stato Regioni escludendo il passaggio tutt’altro che utile sugli abbattimenti selettivi, conterrà le strategie e le azioni giuste per offrire una risposta concreta anche alle richieste dei territori di governare la coesistenza tra uomo e specie animali, tutelando economie e la biodiversità”, dice Costa.
E ancora:
“Ritengo sia un grave errore per le Province di Trento e Bolzano, volersi dotare di autonomia sulla gestione della fauna, che è patrimonio indisponibile dello Stato, forzando l’equilibrio tra i poteri su temi importanti e molto delicati, che devono prevedere soluzioni scientifiche e tecniche realmente valide e molta ragionevolezza”.
Quindi secondo il ministro Costa uccidere non è la strada giusta.
“Ci sono tante soluzioni alternative da poter trovare insieme. Per questo confido ancora nei Presidenti e nei Consigli delle due Province autonome e lancio loro un appello affinché ritirino i provvedimenti approvati e avviino con il Ministero dell’Ambiente e le Regioni il percorso istituzionale che dovrà portare all’approvazione del Piano Lupo, l’unico strumento in grado di gestire con armonia tecnica, scientifica, amministrativa e culturale la tematica per i prossimi anni”.
Tra le soluzioni, solo qualche giorno fa, avevamo parlato della bella iniziativa di dare cibo gratis per un anno alle aziende agricole che hanno cani da guardia contro i lupi per ridurre il conflitto tra allevatori e predatori. Un ‘antidoto’ ben lontano dalla proposta di abbattimento dei lupi. Ma spesso questi cani diventano un lusso per gli allevatori a causa del loro costo iniziale e del mantenimento. In soccorso arriva un progetto di Almo Nature, azienda produttrice di cibo per cani che ad esempio in Trentino è già stato sposato da otto aziende agricole, ma sta riscuotendo successo anche in Liguria, Toscana e Piemonte.
Source: greenme.it
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