ROMA (ITALPRESS) – “La riforma c’è ed è molto importante, di sicuro non è una riformina: sono convinto che queste norme avranno un impatto enorme”. Vincenzo Spadafora presenta così il testo unico di riforma dello sport approvato dal Consiglio dei ministri, con norme importanti a partire dal riconoscimento del lavoro sportivo per cui sono stati stanziati 100 milioni di euro nei prossimi due anni: “Voglio trovare le risorse per ulteriori sgravi fino almeno al 2023 – ha precisato il ministro per le politiche giovanili e lo sport – ma intanto queste nuove norme entreranno in vigore dal primo settembre 2021 per poter avere quattro mesi di sperimentazione e capire di quali numeri stiamo parlando”. L’attesa riforma lascia “un problema aperto”, ha riconosciuto Spadafora: “Resta un problema da risolvere: va attribuita al Coni la piena autonomia come merita, una questione sulla quale più volte il Cio ci ha richiamato. Noi abbiamo dato rassicurazioni ma non siamo riusciti a trovare un accordo tra le forze politiche. Ora sono certo che il presidente Malagò e il presidente Cozzoli non vedranno l’ora di vedersi per rinnovare il contratto di servizio che consentirà al Coni di poter portare avanti la propria attività”, ha dichiarato il ministro. “I tempi per risolvere il problema? Non spetta a me trovare altre soluzioni, che peraltro auspico perchè è un impegno che ho preso col Cio”, ha aggiunto Spadafora mandando poi un messaggio a Sport e Salute. “Non deve incorrere nella tentazione di diventare un nuovo centro di potere e interessi, ma deve perseguire la missione per cui è stata creata. E’ iniziata una nuova era, ma ancora non è iniziato il vero cambiamento che io auspicavo. Spero di vedere presto i risultati della rivoluzione altrimenti resteremo nel limbo”, ha concluso Spadafora.
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