PALERMO (ITALPRESS) – Il focus della XVI sessione di Cotec Europa, che verte quest’anno sul tema “L’innovazione nella finanza sostenibile”, ha abbracciato aspetti di grande rilevanza. Primo tra tutti l’importanza dell’innovazione nell’ambito del rapporto tra finanza e sostenibilità, di come sia necessario individuare nuove forme di finanziamento che possano garantire agli investitori un uso trasparente delle risorse (criteri ESG, Environment, Social, Governance), fornire dunque soluzioni mirate a incentivare anche il settore privato al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Re di Spagna Felipe VI, il presidente della Repubblica portoghese Marcelo Rebelo de Sousa, con la partecipazione del commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, e con le autorità locali e gli altri nomi presenti nella cornice del Teatro Massimo di Palermo, insieme verso un’unica direzione: il raggiungimento dei 17 obiettivi stabiliti da Agenda 2030 (SDG, obiettivi di sviluppo sostenibile) e dall’Accordo di Parigi sul clima, finalizzato a contenere l’innalzamento della temperatura media globale, ridurre le emissioni globali climalteranti, sviluppare e diffondere tecnologie atte a raggiungere la neutralità climatica (net-zero emissions).
Ad aprire i lavori, moderati dal giornalista Gianni Riotta, il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che ha accolto gli ospiti sottolineando l’importanza della città e della Sicilia per lo sviluppo del Mediterraneo: “Palermo diviene oggi per un giorno punto privilegiato di rilevazione e di sintesi per le politiche sulla sostenibilità finanziaria e l’integrazione tecnico-scientifica di tre dei più importanti paesi europei”, ha spiegato il primo cittadino. “La Sicilia e Palermo – ha continuato – siano una dinamica e propulsiva cerniera di collegamento tra il continente europeo e lo sviluppo atteso dei paesi sull’altra sponda del Mediterraneo. Palermo e Sicilia come porta da e per l’Europa, in un disegno affascinante ma non impossibile”.
Dopo l’intervento del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, ha preso la parola il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha posto l’accento sul percorso già intrapreso dall’isola in chiave sostenibilità e innovazione digitale: “La transizione ecodigitale impone investimenti, questa grande trasformazione cambierà per milioni di persone il modo di lavorare, è una sfida ineludibile che solo istituzioni responsabili possono portare avanti – ha spiegato il governatore -. La Sicilia sta facendo e farà la sua parte sull’innovazione digitale e sostenibile. Il Mediterraneo è il sistema per realizzare dei progetti di sviluppo – ha aggiunto il governatore siciliano -. Occorre puntare sull’incremento degli investimenti in tema di sostenibilità ambientale, su una politica che diminuisca l’avanzamento della temperatura media globale, che punti alla neutralità climatica, che concentri sull’innovazione le proposte di sviluppo e coesione”.
“La nostra regione – ha evidenziato Schifani – già dal 2020 declina elementi di sviluppo sostenibile, è una delle prime regioni italiane in tal senso. E’ compito dell’incontro di oggi trovare nuove soluzioni – ha aggiunto – sono certo che da Palermo partirà un messaggio chiaro per individuare nuove forme di finanziamento che possa garantire un uso corretto delle risorse”. Diversi i momenti che si sono susseguiti nel corso della mattinata, dai saluti dei general manager Cotec dei tre paesi a due panel con al centro l’innovazione nella finanza sostenibile, dal punto di vista del pubblico e del privato. Dopo l’intermezzo musicale della Kids Orchestra a cui hanno fatto seguito gli Inni nazionali dei tre paesi, è stata la volta dell’intervento del commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni: “La pandemia o l’invasione russa dell’Ucraina avrebbero potuto costringerci a mettere in secondo piano l’agenda sulla sostenibilità. Non è stato così, queste crisi ci hanno portato a raddoppiare i nostri sforzi – ha dichiarato l’ex premier italiano -. E il messaggio da Palermo e dalla Sicilia, che tante occasioni di sviluppo possono avere nella transizione globale, è che l’Europa continuerà a guidare la transizione verso la sostenibilità climatica, rendendola inclusiva e giusta, perchè fa parte del nostro Dna”.
“Con il Green Deal europeo e il nostro pacchetto Fit for 55 – ha aggiunto Gentiloni – abbiamo fissato nuovi obiettivi ambiziosi per le emissioni e posto la transizione verde al centro. La posta in gioco è davvero enorme. Si tratta di inaugurare una nuova stagione in cui avremo un capitalismo più moderno e responsabile verso le sorti del nostro paese”. In chiusura, il momento solenne con i discorsi dei tre Capi di Stato, precedentemente accolti da un lungo applauso. “Dalla mia prima visita qui sono passati molti anni, si è instaurato un prezioso rapporto bilaterale – ha esordito il re di Spagna, Felipe VI -. Sono certo che siamo d’accordo sul fatto che con lo scorrere del tempo la nostra relazione si è fatta più forte, con maggiore approfondimento dei temi, alla luce anche delle problematiche legate al Mediterraneo. Italia, Spagna e Portogallo hanno obiettivi comuni e questi ultimi 18 anni sono stati molto proficui, hanno segnato l’evoluzione positiva della nostra sinergia per affrontare insieme i problemi e portare avanti la sfida della tecnologia sostenibile. La resa di un Paese dipende anche da questo e gli sforzi fatti fino a oggi sono tanti. Gli investimenti possono essere utilizzati in modi diversi, portare benefici a lungo raggio, essere opportunità di crescita e innovamento all’interno di un circolo virtuoso tra amministratori e investitori per aumentare il capitale umano e tecnologico a livello globale”.
“Qui a Palermo ci troviamo al centro dei temi del mutamento climatico, dello sviluppo sostenibile, dell’innovazione e della finanza sostenibile – ha spiegato il presidente della Repubblica del Portogallo, Marcelo Rebelo De Sousa -. Questo incontro dimostra come il Cotec sia un’alleanza di visioni che da quasi vent’anni ha lanciato temi allora nuovi come economia circolare, sviluppo sostenibile, l’importanza di standard di finanziamento a livello europeo e mondiale. Siamo uniti in un’alleanza europea, senza divisioni politiche, regionali, settoriali. Qui in Sicilia, a Palermo, in questa terra di passato e futuro, non vogliamo che qualcosa cambi perchè tutto resti uguale. Vogliamo che tutto possa cambiare veramente, in meglio, per spagnoli, portoghesi, italiani e per i cittadini europei e del mondo”.
La sedicesima sessione del Simposio si è conclusa con l’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “L’incontro di oggi è una rinnovata opportunità di discutere tematiche al centro dell’agenda internazionale. Sostenibilità, finanza e innovazione – ha detto il capo dello Stato italiano – sono le tre parole chiave di questo appuntamento, questioni che interpellano i Governi. L’impegno è quello della transizione verso un nuovo assetto, verso una crescita sostenibile, a confronto con la trasformazione climatica e con la sostenibilità sociale. Vitale è, allora, il dar vita a un processo virtuoso con il coinvolgimento del settore privato in partenariati che moltiplichino le capacità di spesa, promuovano il trasferimento di tecnologia e la libera circolazione di talenti, per rilanciare la crescita, per contribuire agli obiettivi globali di sviluppo sostenibile. E’ in gioco la prosperità dell’intero pianeta. Sull’insieme di queste tematiche, Spagna, Portogallo, Italia, con l’Unione Europea, possono assolvere a un ruolo importante. La responsabilità è di tutti”.
– foto ufficio stampa Quirinale –
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