A Roma non ne vuole sapere di piovere (soltanto 26 giorni dall’inizio dell’anno con una media di 160 millimetri di precipitazioni, contro gli 88 giorni e i 650 millimetri registrati nello stesso periodo del 2016) e l’Acea a settembre sarà costretta a ridurre la pressione dell’acqua nei palazzi, ma solo di notte. Un piano straordinario che riguarda anche Fiumicino, che potrebbe ovviamente creare problemi soprattutto a chi vive ai piani alti.
Scrive al’azienda per l’energia e l’ambiente di Roma in una nota diffusa nel pomeriggio: “Nonostante l’eccezionale lavoro svolto a partire da maggio, con l’istituzione da parte del nuovo vertice di una cabina di regia per affrontare l’emergenza idrica che ad oggi ha consentito di monitorare circa 4.700 km di rete, quasi il 90% del totale, con oltre 1.300 perdite già riparate, il perdurare di una straordinaria siccità (è piovuto il 70% in meno, rispetto alla media degli ultimi tre anni) sta via via assottigliando le fonti di approvvigionamento ed impone l’adozione di adeguate misure per garantire il servizio alla cittadinanza, limitandone al massimo i disagi. Disagi che, senza gli sforzi sopracitati, sarebbero stati molto più duri”.
Il piano straordinario di riduzione si è reso necessario, leggiamo sul Corriere della Sera “a causa del perdurare di una straordinaria siccità (è piovuto il 70% in meno rispetto alla media degli ultimi tre anni) che ‘sta via via assottigliando le fonti di approvvigionamento’. Al momento infatti lo scenario, con l’incremento dei consumi a causa del rientro in città dopo le vacanze, ‘si presenta molto serio’: ‘Gli acquedotti delle Capore e del Marcio nell’ultimo periodo hanno visto abbassarsi sensibilmente il livello delle loro acque – precisa Acea – dal Pescheria non si possono derivare più di 9.100 litri al secondo per i forti limiti di un’infrastruttura vecchia di 80 anni; dal lago di Bracciano la società non può prelevare più di 400 litri al secondo a seguito dell’ultima ordinanza diramata dalla Regione Lazio a valle della decisione del Tribunale superiore delle acque'”.
I tecnici Acea agiranno sulle valvole di regolazione e sulle pompe di sollevamento, gestite dalla sala pperativa attiva tutti i giorni H24. Il controllo sui valori dei principali parametri (pressioni, portate, livelli dei serbatoi, assorbimenti energetici) sarà contino e l’azienda prevede che questa misura straordinaria non dovrebbe perdurare oltre il mese di settembre (anche perchè si spera che a settembre le piogge torneranno). In ogni caso, “potrà mancare l’acqua ai piani alti degli edifici e nelle zone idraulicamente più sfavorite, per le quali potrebbe non essere escluso lo svuotamento delle condotte con il conseguente intorbidimento dell’acqua al momento del rientro in servizio”.
Ecco il dettaglio delle zone colpite dalla misura: leggiamo su Roma Today: “Trieste, Villa Ada, Parioli, Salario, Villa Borghese, Nomentano, XX Settembre, Università, Esquilino, San Lorenzo, Celio, Tuscolano Nord, Casilino, Tor Pignattara, Aventino, Zona Archeologica, Appio, Quadraro, Latino, Ostiense, Tuscolano Sud, Centro Direzionale Centocelle, Torre Spaccata, Torre Maura, Torre Angela, Tor Fiscale, Don Bosco, Appio Claudio, Osteria del Curato, Giardinetti, Pignatelli, Quarto Miglio, Spinaceto, Castel Fusano, Infernetto, Palocco, Ostia Antica, Acilia Sud, Acilia Nord, Trionfale, Navigatori, Garbatella, Valco San Paolo, Tormarancia, Foro Italico, Eroi, Prati, Villaggio Olimpico, Flaminio, Della Vittoria, La Storta, Castelluccia, Ottavia, Tomba di Nerone, Tor San Giovanni, Bufalotta, Serpentara, Casal Boccone, S. Maria della Pieta’, Acquatraversa, Val Melaina, Tufello, Montesacro, Montesacro Alto, Talenti, Conca d’Oro, San Basilio, Casal de’ Pazzi, Sacco Pastore, Eur, Tre Fontane, Villaggio Giuliano, Giustiniana, Gianicolense, Aurelio Sud, Villa Pamphili, Centro Giano, Ponte Galeria, Centro Storico, Pietralata, Casal Bruciato, Tor Sapienza, La Rustica, Tiburtino Sud, Ostia Nord, Ostia Sud e tutto il litorale di Ostia, Ciampino, Borghesiana, Morena.“
Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha appreso la notizia dalle agenzie e ha chiesto subito all’Acea di verificare “l’impatto sulle strutture sanitarie e socio-sanitarie, pubbliche e private, sulle strutture ricettive e di ristorazione, sugli uffici pubblici e sulle strutture ove vengono alloggiati a qualsiasi titolo gli animali, per evitare che cio’ comporti pregiudizi per la continuitaà dei servizi sanitari essenziali, e se questa decisione sia stata concordata o partecipata con la Regione Lazio. Tutto ciò – conclude il ministro – ricordando le assicurazioni che il presidente di Acea dette il 2 agosto scorso in risposta alle preoccupazioni esplicitate dal Ministero della Salute”.
Source: www.agi.it
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