Grazie al calo del livello dell’acqua, procedono più rapidamente del previsto le operazioni di salvataggio dei 12 piccoli calciatori rimasti intrappolati nella grotta di Tham Luang, in Thailandia, insieme al loro allenatore lo scorso 23 giugno. Quattro di loro sono già stati estratti e altri quattro potrebbero presto essere salvati.
La situazione ora per ora
Circa quattro chilometri, passaggi stretti (uno largho solo 38 centimetri) immersioni in tunnel allagati, pendenze e un lungo cammino tra correnti d’acqua e rocce: sono le difficoltà della missione di salvataggio. Il primo tratto è quello che presenta i rischi maggiori. Per superarlo, i ragazzi, che hanno trascorso circa nove giorni senza mangiare prima di essere ritrovati lunedì, dovranno immergersi in uno stretto passaggio dove c’è spazio per una sola persona.
I ragazzi, molti dei quali non sapevano nuotare prima di essere soccorsi, hanno preso lezioni intensive sulla gestione delle attrezzature per l’immersione. Utilizzeranno maschere speciali che coprono l’intero viso e permettono loro di respirare naturalmente, oltre a comunicare con le squadre di soccorso. I sommozzatori esperti (sono 18, 13 stranieri e 5 thailandesi) hanno avvertito del rischio della missione ma hanno assicurato che è l’opzione migliore, resteranno sempre con i ragazzi, per guidarli. I ragazzi potranno tenersi a una corda attaccata al muro attraverso un percorso di saliscendi in un terreno roccioso con forti correnti d’acqua, illuminato artificialmente. Una volta usciti, i ragazzini saranno visitati e valutati dai medici. Ad attenderli, 13 ambulanze e cinque elicotteri, per il trasporto in ospedale. Le precipitazioni sono una delle preoccupazioni principali, perché l’acqua filtrata dal monte può tornare a inondare le gallerie.
Source: www.agi.it
Live stream of BBC News coverage of the latest news, analysis and results from the US Election in the race…
PALERMO (ITALPRESS) – “Con la manovra 2025-2027 il governo stanzia maggiori risorse per il sistema sanitario, prosegue gli interventi a…