Turisti, studenti e semplici cittadini mobilitati, formati ed educati per contribuire allo studio e alla protezione dell’ambiente marino. È il progetto dell’Area marina protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo, in Sardegna, che avviando “Tavolara Lab” prova a mettere i cittadini e visitatori dell’oasi naturalistica gallurese al servizio della scienza.
Le attività di Tavolara Lab, che ruoteranno attorno alla “Casa delle farfalle di mare” di Porto San Paolo, prevedono giornate di formazione ed educazione ambientale suddivise in quattro azioni principali: “Riconosci la cernia”, “Foresta sottomarina”, “Liberiamo le dune” e “Spiaggia pulita”.
Il laboratorio “Riconosci la cernia è una linea d’azione che prevede il coinvolgimento di fotografi subacquei, i quali sono chiamati a realizzare e condividere foto e video che documentino le cernie presenti nei siti di immersione dell’Amp. La seconda linea d’azione, “Foresta Sottomarina”, coinvolge i sub di sette centri d’immersione autorizzati che hanno aderito all’iniziativa e che forniranno dati e informazioni sulla Posidonia oceanica, eseguendo rilevamenti basati su un protocollo definito dal comitato scientifico dell’Amp.
L’azione “Liberiamo le dune” chiama invece a raccolta trecento studenti, che saranno coinvolti in due fasi: una teorica, di sensibilizzazione e formazione sulle specie vegetali aliene e al rischio di perdita della biodiversità, e una pratica, con uscite sul campo per identificare ed eradicare manualmente il Carpobrotus, considerata tra le specie vegetali maggiormente invasive nelle isole e nelle zone costiere mediterranee. L’ultima azione prevista da Tavolara Lab è “Spiaggia pulita”: anche in questo caso gli attori principali saranno gli studenti degli istituti superiori, che saranno sensibilizzati e formati sulla conservazione della spiaggia come risorsa e come ambiente di “confine” da tutelare, attraverso attività pratiche di monitoraggio della produzione di rifiuti e della pulizia degli arenili.
Source: lanuovaecologia.it