PALERMO (ITALPRESS) – “Ho fatto diversi vertici di maggioranza, di recente. Tutti in un clima di grande collaborazione, nella pienezza del sostegno. Ci si è confrontati apertamente. Ascolto tutti e, ovviamente, decido. Me lo ha insegnato Silvio Berlusconi, da lui ho imparato tutto, a cominciare dalla pazienza”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in una lunga intervista a Live Sicilia, nella quale tra l’altro spiega che nella squadra di governo “non sono alla vista cambiamenti e Forza Italia, in Sicilia, sta vivendo una stagione d’oro”.
Il governatore, dopo il via libera dell’Assemblea Regionale Siciliana alla manovra, sottolinea: “Ho trovato nel presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, una figura di grandissima capacità e serietà, con una autorevolezza che aumenta sempre di più, pure nei rapporti con l’opposizione. Il rapporto sereno tra il presidente della Regione e il presidente dell’Assemblea è una marcia in più”.
Poi un’apertura a Miccichè, che nell’estate scorsa ha lasciato Forza Italia per approdare all’Mpa. “Gianfranco è stato il fondatore di Forza Italia in Sicilia, incarna una figura storica che nessuno intende archiviare. Ci sono state note dinamiche e scelte sue, per cui ha lasciato il gruppo – afferma Schifani -. Però, nessuno può disconoscere la sua capacità politica, il suo valore. Lui potrebbe senz’altro ritornare a essere un patrimonio nel nostro partito, come è sempre stato. Uno come Miccichè non si mette alla porta. Oltretutto, insieme, abbiamo vissuto frangenti soprattutto bellissimi, più di quelli brutti”
Nuove prospettive nella distinzione dei ruoli anche nei confronti di Cateno De Luca, che “ha cambiato i suoi toni e ha condiviso certi percorsi, il dato mi fa molto piacere – afferma il presidente della Regione -. Bisogna sempre andare oltre il passato, nell’interesse esclusivo della Sicilia. Ho apprezzato e recepito la sua proposta di mettere in comunicazione l’assegno per le famiglie a basso reddito, un provvedimento in cui credo molto, con la possibilità per i beneficiati di svolgere attività socialmente utili. Se mi passa la battuta, lo preferisco come Cateno, piuttosto che come ‘Scatenò. Abbiamo tutti una grande responsabilità collettiva, nella distinzione dei ruoli. Si possono raggiungere traguardi insieme, se il percorso è giusto”.
Sul fronte del Comune di Palermo, Schifani ribadisce: “Roberto Lagalla è un sindaco civico, voluto dalla coalizione. Forza Italia lo sostiene, io ho condiviso il percorso, lavorando per una scelta unitaria del centrodestra. Tra l’altro sta lavorando abbastanza bene. Semplicemente ho voluto ricordare pubblicamente che se la coalizione ti chiede una verifica sulla giunta e sulla presenza dei renziani, ci si parla, ci si riunisce, ci si incontra. Esattamente come accade nelle famiglie. L’episodio è stato chiarito e per me risulta chiuso. Noi sosteniamo lealmente il sindaco Lagalla, espressione del civismo”
In merito ai prossimi passi del governo, il presidente della Regione parte dai “termovalorizzatori. Fra dieci-quindici giorni adotteremo, finalmente, l’adeguamento del piano rifiuti e potremo procedere. L’obiettivo è avviare celermente i lavori. Qualcuno era perplesso, disilluso. Invece… Aumenteremo la platea degli sconti per il caro voli. Un anno e mezzo fa abbiamo convinto Aeroitalia a rompere il cartello e ho ritorni positivi quotidianamente”. Poi “ci stiamo muovendo velocemente per le terme di Sciacca e di Acireale – prosegue -. Ci sono novanta milioni di euro del Fondo sviluppo e coesione disponibili. Entro l’anno pubblicheremo l’avviso esplorativo per la ricerca dell’operatore economico a cui affidare la progettazione, la costruzione e la gestione. Sarà un importante contributo per la destagionalizzazione del turismo”.
Ed esprime soddisfazione per i dati economici: “L’incremento del Pil dell’1%, superiore sia alla media nazionale che a quella del Mezzogiorno, rappresenta un chiaro segnale della vitalità economica della nostra Regione, grazie alle politiche espansive che abbiamo messo in campo. Il rilevante aumento delle entrate fiscali (800 milioni di euro), che ci hanno consentito due manovre straordinarie di sostegno all’emergenza e alla crescita, la semplificazione delle procedure di autorizzazione per i nuovi impianti, grazie alla riforma della Commissione tecnico scientifica, l’aumento delle esportazioni e dell’occupazione sono tutti risultati evidenti”.
E sulla sua eventuale ricandidatura sottolinea: “Saranno le forze della coalizione a decidere con il sottoscritto, nell’occasione più propizia. Gioco per la squadra in cui sono stato introdotto grazie a una telefonata del presidente Berlusconi, nell’agosto del 2022, che mi annunciava la mia stessa candidatura. Rammento le successive chiamate di Giorgia Meloni e Matteo Salvini. A Berlusconi devo tutto. Il mio interesse esclusivo è per la Sicilia. Sono abituato ad agire a testa bassa, sugli aspetti concreti. Non mi impegno, certo, per il consenso o i traguardi personali”.
foto: Agenzia Fotogramma
(ITALPRESS).
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