ROMA (ITALPRESS) – Al via la terza edizione del ciclo di studi promosso dalla Scuola Politica “Vivere nella Comunità”, fondata da Pellegrino Capaldo, Sabino Cassese, Marcello Presicci e Paolo Boccardelli insieme a numerose personalità di primo piano del mondo accademico ed aziendale come Francesco Profumo, Marta Cartabia, Bernardo Giorgio Mattarella, Maria Bianca Farina e – fra gli altri – i rappresentanti di Intesa Sanpaolo, Poste Italiane, Ferrovie dello Stato, Banca d’Italia, Generali, Fondazione CRT, A2A, Engineering, Istituto Credito Sportivo e Compagnia di San Paolo.
Il supervisory board della Scuola Politica ha deciso di affidare quest’anno l’apertura della nuova edizione all’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco. “Il ruolo di CDP nel sistema Paese” il titolo dell’intervento.
Il panel è stato moderato da Massimo Lapucci, vice presidente della Scuola Politica, ed è stato caratterizzato dagli interventi introduttivi di Francesco Profumo e Stefano Lucchini, entrambi membri del Supervisory Board della Scuola Politica.
Fra i presenti nella “Sala degli Specchi” di Casina Valadier, i docenti, i membri del board e i 40 partecipanti al percorso di studio scelti su oltre 700 candidature giunte.
Dario Scannapieco durante il suo intervento, oltre a presentare la centralità di CdP per il sistema Paese e gli impatti generati dalle attività correlate, ha ribadito l’importanza della formazione permanente per i giovani affermando: “Luoghi come questi sono molti utili poichè continuano a stimolare la crescita, il dibattito e lo scambio di idee necessarie a far crescere una comunità ed un’azienda. La Scuola Politica “Vivere nella Comunità” ha il grande merito di facilitare questa tipologia di apprendimento assolutamente preziosa per la futura classe dirigente”.
L’iniziativa formativa, gratuita per gli studenti grazie al sostegno economico delle imprese coinvolte, intende così rafforzare la preparazione e le competenze dei partecipanti, contribuendo alla formazione di nuovi leader e di una futura classe dirigente preparata che percepisca la responsabilità di essere “civil servant”.
Su questo tema Stefano Lucchini ha affermato: “In una fase estremamente delicata e complessa come questa è fondamentale tutelare il percorso di formazione e di lavoro dei giovani, ma anche stimolare la loro passione civile. L’ascensore sociale in Italia ha funzionato molto bene quando ha saputo coniugare il talento con la partecipazione dei giovani alla vita pubblica, alle grandi scelte economiche e sociali. E’ solo da qui che il Paese può ripartire”.
In conclusione Marcello Presicci, segretario generale della Scuola Politica ha ribadito: “Anche quest’anno investiremo il nostro tempo e le nostre energie nel formare gratuitamente 40 giovani ad alto potenziale, mettendoli in contatto con alcune fra le più importanti figure accademiche ed aziendali d’ Italia. Il nostro obiettivo resta quello di investire nel capitale umano dei giovani, rafforzando le loro già solide competenze attraverso momenti di confronto e dialogo di grande valore, come quello espresso dall’AD di CdP, Dario Scannapieco. Questo è il nostro contributo verso le istituzioni e il Paese in un momento complesso della nostra storia”.
– foto ufficio stampa Scuola Politica “Vivere nella Comunità” –
(ITALPRESS).
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