PALERMO (ITALPRESS) – “Anche ieri purtroppo ancora vittime nei luoghi di lavoro. Una scia di sangue interminabile. La sicurezza e la salvaguardia della vita dei lavoratori è una battaglia di civiltà che deve unire il Paese. C’è una illegalità diffusa confermata dagli ultimi dati dell’Ispettorato del lavoro. Basta appalti e sub appalti senza rispetto delle regole di prevenzione. Bisogna estendere il Codice degli Appalti pubblici ai grandi cantieri privati”. E’ tornato a ribadirlo anche oggi a Palermo il leader Cisl Luigi Sbarra, intervenendo al CG della Cisl Sicilia. “La convocazione di lunedì a Palazzo Chigi è importante- ha aggiunto Sbarra- ma è solo un primo passo che deve diventare un saldo cammino. L’obiettivo è riannodare il filo del dialogo con il Governo per costruire insieme alle imprese una strategia nazionale all’altezza. Guai a fermare tutto a risposte ‘spot’ trascinate dall’emotività di pochi giorni. Dobbiamo collegare queste misure a un sistema normativo coerente, qualificato nei contenuti della nostra piattaforma”.
Secondo il sindacalista per tenere alta l’attenzione sul tema degli infortuni sul lavoro e porre fine a questa strage ormai giornaliera “la via giusta è quella di una mobilitazione nazionale capillare, che parta dai luoghi di lavoro e dai territori e abbia un orizzonte lungo, che non si esaurisca nella fiammata di qualche giorno. Bisogna partire dall’incontro con le persone, arrivando alle istituzioni nazionali, alla politica, al sistema delle imprese”. Il numero uno di via Po ha poi sottolineato l’importanza di “garantire strumenti di partecipazione più forti, che diano alle rappresentanze dei lavoratori attraverso la contrattazione più potere e protagonismo nelle scelte delle aziende”.
“Un traguardo finalmente alla nostra portata grazie alle quattro proposte di legge già in discussione alla Camera. L’auspicio è che scaturisca un testo unificato che integri spirito e contenuti del nostro progetto di legge sulla partecipazione dei lavoratori su cui abbiamo raccolto 400 mila firme”, ha aggiunto Sbarra. Sull’autonomia differenziata il numero uno Cisl ha ribadito che “qualunque processo di autonomia non può che rafforzare la coesione e l’unità della nazione. Non abbiamo pregiudizi a discutere nel merito, ma pensiamo che prima di avviare qualsiasi percorso di conferimento di nuovi poteri dallo Stato alle Regioni, occorra definire e finanziare i livelli essenziali delle prestazioni. Ad ogni latitudine del Paese bisogna garantire i diritti di cittadinanza, a Palermo come a Bergamo: sanità, scuola, trasporti, infrastrutture, energia, previdenza. E poi bisogna costruire un fondo di perequazione fiscale che aiuti le regioni in difficoltà. E’ necessario superare il criterio della spesa storica per misurasi sui fabbisogni standard. Ecco perchè diciamo discutiamone nel merito, senza accelerazioni, senza colpi di mano – ha aggiunto- pensiamo che questa riforma debba essere ancorata al principio della partecipazione non solo in Parlamento ma anche nel rapporto con le regioni e soprattuto con le organizzazioni sindacali per evitare fughe in avanti e soluzioni pasticciate che possono spaccare il Paese”.
Il segretario generale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio, ha annunciato l’avvio in Sicilia di una campagna di mobilitazione sulla sicurezza sul lavoro nelle aziende, nei cantieri e nelle principali città dell’isola. “A partire da lunedì – ha detto Cappuccio, aprendo i lavori del consiglio generale a Palermo – saremo presenti in ogni posto di lavoro per affermare il diritto imprescindibile alla sicurezza. Parallelamente nelle piazze delle principali città dell’isola si terranno flashmob e attività di volantinaggio della Cisl per sensibilizzare i cittadini su questo tema, che riguarda tutti nessuno escluso. Dobbiamo fermare questa strage”.
– Foto: Uffico stampa Cisl Sicilia –
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