Ma se ancora non abbiamo compiuto il passo definitivo verso l’autoproduzione del sapone, quale scegliere tra le molte proposte in commercio?
Come riconoscere il VERO sapone di Marsiglia?
Anzi, per essere precisi, il vero autentico sapone di Marsiglia deve contenere il 72% di olio di oliva: lo stabilisce l’editto emanato dal ministro Jean Baptiste Colbert per conto di Luigi XIV.
Per quanto questo sapone – frutto dell’esportazione dell’antica tradizione di Aleppo – fosse prodotto anche altrove (ad esempio in Italia, a Gallipoli), il Re Sole fu il primo ad aver avuto l’intuizione di farne un marchio, monopolizzarlo, e stabilire il quantitativo di olio di oliva necessario per determinarne la qualità e l’originalità.
Sapone di Marsiglia, usi e benefici
Ancora oggi il vero sapone di Marsiglia è apprezzato per le sue incredibili qualità e delicatezza soprattutto se utilizzato per il corpo:
- è un antisettico naturale (impedisce l’insorgere di infezioni causate da germi),
- un repellente contro i parassiti (dell’uomo, delle piante, degli animali);
- è delicato sulla pelle rendendola morbida e profumata: è perfetto per le pelli e le zone sensibili;
- è ipoallergenico e per questo adatto per i bambini, per chi soffre di acne o eczemi, per chi ha la pelle grassa o mista.
- Rimuove gli odori.
- Può essere utilizzato anche come shampoo, dentifricio o schiuma da barba.
E poi va benissimo pure per lavare la biancheria: è un detergente efficace, fa poca schiuma e ha un impatto ambientale molto basso.
E’ perfetto come base per creare detersivi adatti alle pulizie domestiche, al bucato o prodotti per l’igiene personale.
Sapone di Marsiglia, gli ingredienti da evitare
Facile da autoprodurre in casa, il vero sapone di Marsiglia non è così altrettanto facile da trovare in commercio.
Molti di quelli che vengono “spacciati” sotto questa denominazione in realtà, oltre all’olio di oliva (Sodium Olivate) e alla soda caustica (sodium hydroxide) contengono altri ingredienti: non solo di origine vegetale – come i vari oli di arachide, di palma o di cocco meno pregiati (rispettivamente sodium Peanutate, sodium palmate o Sodium Palm Kernelate e sodium cocoate).
Ma anche, inaspettatamente, di origine animale, come il Sodium Tallowate o sego bovino, grasso saponificato ottenuto dagli scarti di macellazione.
Riassumendo, gli ingredienti da evitare sono:
- sodium Peanutate
- sodium palmate
- Sodium Palm Kernelate
- sodium cocoate
- Sodium Tallowate
Sapone di Marsiglia, come riconoscerlo e dove trovarlo
Come fare per riconoscere il vero sapone di Marsiglia, a maggior ragione se lo usiamo per l’igiene personale?
L’unica strada è guardare con attenzione cosa dicono le etichette (obbligatorie dall’ottobre 2005 e devono riportare gli ingredienti in percentuale in termini di peso, con nomenclatura Inci, evitando anche saponi “naturali” o artigianali che eventualmente ne fossero sprovvisti.
Sull’etichetta del sapone di Marsiglia “doc” dovrebbero esserci solo questi ingredienti:
- Sodium Olivate (oppure Olea Europaea Oil)
- Sodium Hydroxide
Possono poi essere presenti anche altri elementi come oli essenziali o profumi, che vanno ad arricchire e personalizzare la composizione di base per modificarne il colore finale del sapone o la sua fragranza.
Vero Sapone di Marsiglia, il prezzo
Il prezzo per una saponetta da 300g/500g si aggira tra gli 8 e i 10 euro.
Sapone di Marsiglia VS Sapone vegetale
Tutto il resto sembra sapone di Marsiglia ma… non lo è. Non esattamente, perlomeno: e questo andrà considerato, a seconda dell’utilizzo che si intende fare. Molti saponi, anche “biologici” e vegetali 100% che richiamano sapone di Marsiglia nella confezione sono fatti con altri tipi di oli.
Quelli più “naturali” possono essere utilizzati tranquillamente per l’igiene della persona e della casa, con la consapevolezza però che, appunto, non si stia utilizzando vero sapone di Marsiglia, ma un sapone vegetale, magari anche con un buon INCI.
Source: greenme.it