Un oggetto che viene illuminato da angolazioni diverse proietta delle ombre che assumono forme diverse.
L’oggetto è lo stesso, ma le ombre sono diverse. Dipende tutto dal punto di vista.
Il problema è che non si può conoscere l’oggetto partendo solo dalle sue ombre.
Quando siamo nel naturale flusso della vita, non dobbiamo percepirlo come qualcosa di eccezionale, perché questa è la natura delle cose.
In genere, ognuno di noi è in grado di decidere su cosa vuole concentrare la propria attenzione. Tuttavia quando siamo focalizzati solo su un obiettivo, siamo completamente assorbiti nell’azione e senza prendere consapevolmente una decisione, perdiamo la consapevolezza di tutte le altre cose. Questo si verifica perché tutta l’attenzione è occupata da questa particolare azione e non ne resta per le altre se pur necessarie.
Noi possiamo vivere la nostra vita come un’opera d’arte e non come una serie di risposte caotiche ad eventi esterni. Possiamo far emergere i nostri talenti, le nostre abilità e più diventiamo competenti meno bisogno di attenzione abbiamo. E via via che diventiamo più “bravi” proviamo piacere in ogni cosa che facciamo. Questo si ottiene stando nel presente e non giudicando le proprie azioni. Così ci si ritrova “connessi”, uniti gli uni agli altri in un percorso comune, allora si abbattono i muri di separazione creando una rete che ci connette tutti. Ovviamente ci sono le ombre e sono quelle sensazioni di non fare nulla, di non approdare a nulla, di non riuscire a raggiungere gli obiettivi, creando emozioni negative.
Come si fa allora a concentrarsi sull’oggetto e non sulle ombre che proietta?
Si sta nel flusso e ci si affida.
Chiediamoci: “Che cosa ci definisce? Chi siamo? Siamo definiti dalla nostra provenienza, dal contesto a cui apparteniamo? Cosa definisce chi siamo come persone?”
A volte ci vuole tempo per capire.
Alcune persone ci additano come pazzi, altri come plagiati, altri ci deridono e disprezzano. Altri minacciano…….. (le ombre……..).
Ma in qualche modo è necessario essere consapevoli che la nostra vita è nelle nostre mani, e possiamo decidere se renderla bella o brutta, se viverla cercando di distruggere quella degli altri o invece renderla un’opera d’arte.
Possiamo decidere di essere grati, aprire gli occhi e riconoscere che tutto ciò che abbiamo sono le cose che ci definiscono. Dobbiamo permettere alle persone che ci deridono di definirci? NO!
Facciamo in modo che i nostri successi e i nostri traguardi, i nostri risultati, siano le cose che ci definiscono e facciamo tutto il possibile per potenziare le nostre qualità. Usiamo la loro negatività, le loro ombre come stimolo e andiamo avanti e saremo migliori, perché sono certa che ne usciremo vittoriosi.
Le nostre parole chiave saranno “Semplicità e Gioia”.
Questa è la natura delle cose.