di LUCA BIAMONTE
Hanno guidato generazioni di naviganti, scandito lo scorrere del tempo e il ritmo delle stagioni. Hanno sedotto poeti come Omero e Leopardi, ispirato compositori come Puccini e scrittori come Isaac Asimov. Le stelle esercitano sull’uomo un fascino irresistibile che affonda le sue radici nella notte dei tempi. Da sempre osservatore della volta celeste, l’uomo ha dedicato tempo e mezzi allo studio dell’astronomia, considerata la più antica tra le scienze naturali. Un interesse da cui nasce l’astroturismo, fenomeno di nicchia in crescita, che ogni anno spinge i suoi appassionati ad attraversare il mondo pur di vedere un’eclisse o godersi una notte stellata.
L’elenco dei luoghi ideali per osservare gli astri è generoso: c’è il Cile con il suo deserto di Atacama, l’Australia e la Nuova Zelanda, la Namibia e il Portogallo. E poi c’è la Spagna, dove l’astroturismo è molto conosciuto. E si va ancora dalla Svezia alle Canarie, dal Sudafrica agli Stati Uniti, fino all’Italia. Il prossimo appuntamento è “Il cielo di Roma 2018” e si tiene nel Parco regionale dell’Appia antica tra sabato 25 e domenica 27 maggio: un’immersione tra scienza e natura che nel 2017 ha fatto registrare oltre duemila presenze. La terza edizione dell’iniziativa si svolge nell’ambito delle celebrazioni del bicentenario della nascita di Padre Angelo Secchi, gesuita, astronomo e fondatore della spettroscopia astronomica.
Il weekend chiude la “Settimana europea dei parchi” (19-27 maggio) che prevede, nell’ambito della manifestazione “Il cielo del Lazio”, attività organizzate negli osservatori astronomici e nelle altre aree protette della regione come il Parco dei Castelli romani.
Ricco il programma delle attività dedicato all’osservazione del cielo: sole e pianeti saranno più vicini grazie a potenti telescopi e si potranno ascoltare i rapaci notturni o registrare gli ultrasuoni emessi dai pipistrelli. Sarà anche possibile approfondire le conoscenze sui meteoriti nei laboratori didattici, partecipare a esperimenti di fisica o seguire conferenze sulle onde gravitazionali. “Il cielo di Roma” prevede anche un seminario «che raccoglie le migliori esperienze nel campo innovativo sull’astroturismo, nicchia di settore dell’ecoturismo con un buon potenziale di crescita – spiega Lorenza Bonaccorsi, assessore al Turismo e alle Pari opportunità della Regione – il nostro obiettivo è creare una serie di offerte turistiche alternative integrate, articolate sul sistema dei cammini e dei borghi del Lazio».
L’incontro, in programma il 26 maggio alle 10.30, è organizzato dall’Agenzia regionale del turismo. Prevede il confronto tra astronomi e astrofili, operatori turistici e delle aree protette regionali, enti locali e di promozione turistica: un’occasione per porre le basi di una più ampia programmazione di iniziative per lo sviluppo del settore. Anche attraverso attività di progettualità sui fondi europei.lH
Source: lanuovaecologia.it
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