ROMA (ITALPRESS) – Applicare una differente tipologia di intervento pubblico a garanzia dei finanziamenti privati, che guardi alla capacità d’impresa, cioè alle progettualità e non solo ai bilanci pregressi. Così Conflavoro in audizione nelle commissioni Bilancio e Politiche Ue del Senato sul Pnrr.
“Ci riferiamo all’opportunità – spiega il presidente di Conflavoro, Roberto Capobianco – di emanare una disposizione sul meccanismo analogo a quello del Superbonus 110% per finanziare i progetti delle imprese già costituite o in fase di avvio. Un’impresa, secondo la nostra proposta, struttura la possibilità di realizzare un intervento economicamente e sostanzialmente confacente alla sua capacità di impresa andando a ricevere per quel progetto, per quella nuova impresa, la possibilità di ottenere dei crediti di imposta cedibili, analoghi appunto a quelli del Superbonus, creando così lo stesso effetto di circolarità finanziaria dato dall’intervento delle banche a mezzo della concessione di immediata liquidità all’impresa stessa”.
Questo strumento, secondo Conflavoro, porterebbe vantaggi nel mondo della produzione, in quello dell’occupazione e nell’intera economia italiana attraverso un circolo virtuoso che, chiaramente, dovrebbe essere sottoposto a controlli per verificare che i crediti d’imposta vengano utilizzati esclusivamente per quel determinato progetto, secondo criteri di legalità e concretezza. “Controllo – sottolinea Capobianco – che a nostro avviso sarebbe da affidare ai commercialisti delle imprese richiedenti l’incentivo, al fine di non paralizzare ulteriormente la Pubblica Amministrazione. Un controllo contestualmente effettuato anche dalle banche che compreranno il credito maturato, verificando che le spese siano attinenti ai solo costi presenti nel progetto di impresa”.
(ITALPRESS).
“Ci riferiamo all’opportunità – spiega il presidente di Conflavoro, Roberto Capobianco – di emanare una disposizione sul meccanismo analogo a quello del Superbonus 110% per finanziare i progetti delle imprese già costituite o in fase di avvio. Un’impresa, secondo la nostra proposta, struttura la possibilità di realizzare un intervento economicamente e sostanzialmente confacente alla sua capacità di impresa andando a ricevere per quel progetto, per quella nuova impresa, la possibilità di ottenere dei crediti di imposta cedibili, analoghi appunto a quelli del Superbonus, creando così lo stesso effetto di circolarità finanziaria dato dall’intervento delle banche a mezzo della concessione di immediata liquidità all’impresa stessa”.
Questo strumento, secondo Conflavoro, porterebbe vantaggi nel mondo della produzione, in quello dell’occupazione e nell’intera economia italiana attraverso un circolo virtuoso che, chiaramente, dovrebbe essere sottoposto a controlli per verificare che i crediti d’imposta vengano utilizzati esclusivamente per quel determinato progetto, secondo criteri di legalità e concretezza. “Controllo – sottolinea Capobianco – che a nostro avviso sarebbe da affidare ai commercialisti delle imprese richiedenti l’incentivo, al fine di non paralizzare ulteriormente la Pubblica Amministrazione. Un controllo contestualmente effettuato anche dalle banche che compreranno il credito maturato, verificando che le spese siano attinenti ai solo costi presenti nel progetto di impresa”.
(ITALPRESS).