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Radioterapia con i robot. Come funziona Cyberknife

Un macchinario che è tra le ultime frontiere tecnologiche in campo di chirurgia e adesso è in dotazione presso il reparto di Radioterapia dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena. Il suo funzionamento è stato illustrato venerdì al capo dello Stato, Sergio Mattarella, in visita alla sede dell’Ifo a Mostacciano. Si tratta di CyberKnife, il sistema robotico per la radiochirurgia, unico per potenzialità e precisione del trattamento dei tumori, appena installato presso la Radioterapia dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena.

Il sistema si compone di un braccio robotico che muove un acceleratore lineare (LINAC), il quale produce fasci di radiazioni ionizzanti ad alta carica energetica. Una delle peculiarità del Cyberknife è quella di muoversi con 6 gradi di libertà attorno al paziente, permettendo l’irradiazione da molteplici punti intorno al paziente stesso.

Il sistema di guida mediante immagini permette la correzione automatica della direzione del fascio di trattamento in funzione dello spostamento del target, con una precisione di 0,5 mm, senza ricorrere a sistemi invasivi di immobilizzazione del paziente. Inoltre, grazie al sistema di rilevamento e compensazione del respiro, CyberKnife è l’unico dispositivo al mondo in grado di sincronizzare il movimento del LINAC con quello della lesione dovuto al respiro del malato.

L’acceleratore lineare produce raggi X con un’energia di 6MV e dimensioni del fascio da 5 mm a 60 mm e permette quindi di trattare lesioni localizzate di diversa grandezza, da quelle molto piccole fino ad alcuni centimetri di diametro, generando un elevato numero di fasci di radiazioni ad orientamento 3D e risparmiando così il tessuto sano.

Cosa cambia rispetto alla tecnica tradizionale

Numerosi sono i benefici rispetto alle procedure di radioterapia tradizionali: minori sedute di trattamento, minore invasività, maggiore precisione e salvaguardia dei tessuti sani accanto al bersaglio, riduzione degli effetti collaterali, mantenimento di una buona qualità della vita, riduzione del dolore, aumento del controllo del tumore a lungo termine. L’entità del beneficio dipende da numerosi fattori, come per esempio l’estensione e le dimensioni della malattia, la vicinanza di organi sani, la presenza di sintomi alla diagnosi. Una preliminare vista specialistica radioterapica potrà determinare, nel caso specifico, se esistono o meno vantaggi da una eventuale terapia con Cyberknife rispetto alla terapia tradizionale.

Source: www.agi.it

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