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Quante volte veniamo interrotte mentre stiamo parlando?

Quante volte siete state interrotte mentre parlavate? Secondo le statistiche, parecchie.
Con una ricerca pubblicata sul Journal of Language and Social Psychology, la ricercatrice Adrienne Hancock ha dimostrato che le donne vengono interrotte più spesso mentre stanno parlando, sia dagli uomini che delle altre donne. Hancock ha rilevato questo pattern spingendo a brevi discussioni, neutrali dal punto di vista del genere, un gruppo composto da 20 uomini e 20 donne. Lo scopo era quello di corroborare o smentire la teoria precedente, per cui le donne verrebbero interrotte, spesso a causa del loro loro modo di parlare più elaborato e accomodante, che offrirebbe “spiragli” all’interlocutore (l’uso di avverbi, per esempio, o espressioni come “all’incirca” e “non ti sembra?”). Secondo i dati raccolti da Hancock, queste differenze non sono affatto sostanziali, e a cambiare invece è il modo in cui le persone si pongono rispetto al sesso dell’interlocutore. Infatti, i partecipanti hanno interrotto le donne il 23% in più degli uomini.

Un altro po’ di dati? Secondo i ricercatori delle università di Brigham  e Princeton, le riunioni sono al 75% dominate dagli uomini. Secondo l’università della Columbia, alle studentesse capita più spesso che altri rispondano alle domande rivolte a loro. I medici donna vengono interrotti più spesso degli uomini dai loro pazienti.

Il tema della così detta manterruption, cioè il caso in cui è un uomo a interrompere una donna in modo sistematico, è diventato d’attualità durante le elezioni presidenziali americane, in particolare dopo il primo dibattito, famoso perché Donald Trump ha interrotto Hillary Clinton più di 50 volte. D’altra parte, qualsiasi donna lavoratrice potrebbe raccontarvi di quanto risulti difficile, a volte, farsi ascoltare, e per molte lo stesso vale anche in casa. Il problema, però, è che ci sono così abituate da non rendersene quasi conto.

Così è nata Woman Interrupted, un’app il cui scopo è proprio contare quante volte veniamo interrotte da un uomo nell’arco di una conversazione. L’app funziona rilevando le diverse frequenze dei suoni e conteggiando tutte le volte in cui una voce femminile viene sovrastata da una maschile. La conversazione in sé non viene registrata, ma i dati sì, permettendoci di capire se avviene anche a noi e quanto spesso.

Certo, Woman Interrupted va usato tenendo presente il contesto, altrimenti rischiamo che il nostro fidanzato si presenti con un’app analoga due giorni dopo e che tutto finisca in tragedia. Ma intanto può aiutarci a renderci più consapevoli della realtà, ed eventualmente invogliarci a cambiarla.

Source: freedamedia.it

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