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Quello che si apre domani in Qatar è il Mondiale delle prime volte. Sarà così fin dalla cerimonia inaugurale, non una semplice esibizione musicale con il nuovo inno, ma un vero evento di apertura con Marco Balich, la "firma" italiana di 16 cerimonie olimpiche. "Questa
cerimonia durerà 30 minuti – anticipa Balich all’ANSA alla vigilia dell’evento – ed è un messaggio al mondo". Mezz’ora di spettacolo pieno di intensità, di simboli, di
messaggi e di sorprese, che il creatore dell’evento non vuole svelare: "è la prima vera cerimonia, non uno show con un cantante che riempie lo spazio prima della partita. E’ il Qatar che ha voluto così, una vera cerimonia con un protocollo e un messaggio al mondo. C’è l’identità del Qatar, legato alla tradizione ma aperto al mondo. La richiesta del ‘Supreme
Committee’ – continua Balich – era quella di raccontare in questa mezz’ora il Qatar del futuro, una nazione piccola che non rinuncia alla sua cultura ma vuole che tutte le persone che arrivano si sentano a loro agio. Il Qatar vuole essere un posto sicuro, accogliente, una piattaforma fra l’Asia e il mondo occidentale". E qui arriva il primo simbolo, perché nella
creazione di Balich il Qatar è rappresentato da una donna.