Polo San Filippo del Mela, A2A “Potenzialità enormi”

MILAZZO (ITALPRESS) – Tempi certi per la riqualificazione del Polo di San Filippo del Mela nel Messinese. E’ quanto chiedono amministratori locali e sindacati che hanno partecipato all’incontro che si è tenuto all’Eolian Hotel di Milazzo, organizzato da A2A e The European House – Ambrosetti.
“Continueremo a lavorare con la Regione e il vostro supporto è di conforto”, sottolinea Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A, rivolgendosi agli amministratori locali e ai rappresentanti dei sindacati che hanno sollevato la questione. Per Mazzoncini “non c’è un tema di impatto ambientale, ma di tempi”.
A2A ha attivato l’iter autorizzativo per l’impianto Forsu nel maggio 2019, poi a gennaio 2021, come ha ricordato Giuseppe Monteforte, ad di A2A Energiefuture, l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente della Regione Sicilia ha notificato alla multiutility un preavviso di rigetto del Paur – Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale. Per Mazzoncini la Sicilia “rimane uno dei territori più importanti in termini di sviluppo” della multiutility che nel 2020 è cresciuta del 18% sul fronte investimenti. “Il grosso degli investimenti sulle rinnovabili si sta spostando nel Mezzogiorno”, avverte l’ad che vede nella regione “potenzialità enormi”.
Nel 2020 in Sicilia A2A ha generato e distribuito valore aggiunto agli stakeholder locali per un totale di 32,5 milioni di euro e ha investito nella manutenzione e sviluppo dei propri impianti 7,8 milioni di euro. Il piano di A2A per la riconversione della centrale di San Filippo del Mela rientra nel progetto più esteso di un Polo energetico integrato, che prevede investimenti per circa 450 milioni di euro e si inserisce nel quadro più ampio delineato dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC), dal Piano Energetico e Ambientale della Regione Siciliana e dal Piano Regionale di Gestione del Ciclo dei Rifiuti. Coerentemente con i due pilastri del Piano Strategico del gruppo A2A, il progetto prevede interventi legati sia al tema della transizione energetica sia al tema dell’economia circolare. Come ad esempio la realizzazione di un nuovo gruppo di produzione di energia elettrica di ultima generazione (400MW), con l’obiettivo di sostituire l’attuale produzione alimentata da olio combustibile, che potrà funzionare in ciclo combinato (CCGT) o in ciclo aperto (OCGT), in base alle richieste del mercato.
Questo produrrà una maggiore efficienza energetica con rendimenti superiori al 60%, minori emissioni inquinanti con una riduzione significativa delle emissioni di ossidi di azoto e annullamento delle emissioni di ossidi di zolfo e polveri, e minore impatto paesaggistico, grazie alla demolizione del camino, dei 3 serbatoi per l’olio e delle unità a carbone.
Inoltre, è prevista la realizzazione di un impianto fotovoltaico di circa 3 MW di potenza all’interno del perimetro della Centrale di San Filippo del Mela e anche di un sistema di batterie elettrochimiche per potenziare lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili. Il sistema di accumulo sarà dotato di una potenza pari a 20MW. Sul fronte dell’economia circolare il progetto prevede la realizzazione di un impianto per il trattamento della FORSU derivante dalla raccolta differenziata, attraverso un investimento di circa 35 milioni di euro e la realizzazione di un impianto per il trattamento della plastica proveniente dalla raccolta differenziata, attraverso un investimento pari a 11 milioni di euro.
Ad oggi, infatti, nell’area vasta di Messina non esistono Centri di Selezione Secondari (CSS Corepla).
Nel caso di approvazione del sistema FORSU è stata considerata anche l’installazione di pannelli fotovoltaici sulla copertura dei fabbricati per coprire parte degli autoconsumi dell’impianto FORSU (SEU), quantificati in 8.350 MWh/anno. L’incontro è stato anche occasione per presentare i due progetti selezionati nell’ambito della Challenge for Sicilia, l’iniziativa lanciata da A2A nelle scorse settimane per individuare idee innovative in grado di favorire l’evoluzione sostenibile del territorio e, potenzialmente, trovare applicazione nelle attività del Gruppo e nelle relative filiere. Si tratta di Sandstorm, un drone in grado di pulire i pannelli fotovoltaici, in completa autonomia e senza l’utilizzo dell’acqua, con un potenziale risparmio dell’80% sulle operazioni di pulizia degli impianti, progettato dalla startup Reiwa di Vittoria (RG) e dell’utilizzo del plasma per il cracking del metano derivante dall’upgrading del biogas – Green H2 from Biogas, sviluppato dall’Università di Messina).
(ITALPRESS).

Redazione

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