MILANO (ITALPRESS) – La collaborazione tra Politecnico di Milano e Huawei si rinforza con l’istituzione di borse di studio per giovani ricercatori nell’ambito delle “Wireless Communications”.
Politecnico e Huawei collaborano da oltre 10 anni e la loro partnership è culminata nel giugno 2019 con la nascita del Joint Lab, un laboratorio congiunto dove il Politecnico e Huawei sviluppano ricerca avanzata per le tecnologie wireless. All’interno del Joint lab, studenti e dottorandi dell’Ateneo possono sviluppare le loro tesi sotto la supervisione dei docenti del Politecnico e dei ricercatori di Huawei per favorire il loro approccio al mondo aziendale.
Il Joint Lab tra Huawei e Politecnico, sotto la direzione di Umberto Spagnolini, professore ordinario del Politecnico di Milano, ha riscosso grande successo con una decina di progetti già attivati e 30 persone coinvolte tra professori, dottorati, ricercatori e studenti.
Spagnolini è stato inoltre insignito da Huawei del titolo di Huawei Industry Chair, che gli consente di fare ricerca congiunta per i prossimi 10 anni su argomenti di alto valore industriale oltre che scientifico. In particolare, Spagnolini sarà impegnato nella ricerca per sistemi wireless beyond 5G ad alta frequenza.
“Il corso di studi in Ingegneria delle Telecomunicazioni – racconta Spagnolini – avrà, attraverso questa donazione, la possibilità di offrire a giovani eccellenze l’opportunità di svolgere l’attività di didattica e ricerca nell’ambito dei sistemi 5G/6G con borse di studio e posizioni di ricercatore. Questa nuova linfa permetterà un’ulteriore crescita di competenze e innovatività nell’ambito del Joint Lab tra Politecnico di Milano e Huawei”.
“Anche da ex alunno del Politecnico, sono entusiasta di questa donazione di Huawei con la quale l’azienda intende esprimere il suo grande apprezzamento per le attività di ricerca e didattiche che una così prestigiosa Istituzione offre ai propri studenti e partner di ricerca. E’ la conferma che ancora una volta Huawei riconosce nell’Italia un terreno fertile per coltivare valide risorse nel campo della ricerca scientifica”, afferma Renato Lombardi, direttore del Centro di Ricerca Huawei di Milano.
L’intenzione comune è di scommettere sulle nuove generazioni e offrire loro competenze e preparazione per le sfide tecnologiche del futuro.
(ITALPRESS).
Politecnico e Huawei collaborano da oltre 10 anni e la loro partnership è culminata nel giugno 2019 con la nascita del Joint Lab, un laboratorio congiunto dove il Politecnico e Huawei sviluppano ricerca avanzata per le tecnologie wireless. All’interno del Joint lab, studenti e dottorandi dell’Ateneo possono sviluppare le loro tesi sotto la supervisione dei docenti del Politecnico e dei ricercatori di Huawei per favorire il loro approccio al mondo aziendale.
Il Joint Lab tra Huawei e Politecnico, sotto la direzione di Umberto Spagnolini, professore ordinario del Politecnico di Milano, ha riscosso grande successo con una decina di progetti già attivati e 30 persone coinvolte tra professori, dottorati, ricercatori e studenti.
Spagnolini è stato inoltre insignito da Huawei del titolo di Huawei Industry Chair, che gli consente di fare ricerca congiunta per i prossimi 10 anni su argomenti di alto valore industriale oltre che scientifico. In particolare, Spagnolini sarà impegnato nella ricerca per sistemi wireless beyond 5G ad alta frequenza.
“Il corso di studi in Ingegneria delle Telecomunicazioni – racconta Spagnolini – avrà, attraverso questa donazione, la possibilità di offrire a giovani eccellenze l’opportunità di svolgere l’attività di didattica e ricerca nell’ambito dei sistemi 5G/6G con borse di studio e posizioni di ricercatore. Questa nuova linfa permetterà un’ulteriore crescita di competenze e innovatività nell’ambito del Joint Lab tra Politecnico di Milano e Huawei”.
“Anche da ex alunno del Politecnico, sono entusiasta di questa donazione di Huawei con la quale l’azienda intende esprimere il suo grande apprezzamento per le attività di ricerca e didattiche che una così prestigiosa Istituzione offre ai propri studenti e partner di ricerca. E’ la conferma che ancora una volta Huawei riconosce nell’Italia un terreno fertile per coltivare valide risorse nel campo della ricerca scientifica”, afferma Renato Lombardi, direttore del Centro di Ricerca Huawei di Milano.
L’intenzione comune è di scommettere sulle nuove generazioni e offrire loro competenze e preparazione per le sfide tecnologiche del futuro.
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