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Più bici, meno auto: fa bene all’ambiente e all’economia del Paese

Riuscire a far crescere gli spostamenti in bici, a piedi e sul trasporto pubblico, per ridurre traffico e smog e creare le premesse per un concreto miglioramento della qualità della vita urbana. È questo l’obiettivo della manifestazione Giretto d’Italia, organizzata da Legambiente con il sostegno di CNH Industrial.

“Modelli di mobilità urbana smart e sostenibili non sono più rinviabili e lo dimostra il crescente successo del ‘Giretto d’Italia’ e il sempre maggior interesse dei cittadini verso la ricerca, in ambito urbano, di forme di mobilità alternativa all’utilizzo quotidiano dei mezzi privati a motore è ormai evidente – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente -. Sono sempre di più gli studenti e i lavoratori che scelgono le due ruote a pedali per gli spostamenti casa-lavoro o casa-scuola. Ciclisti, pedoni e trasporto pubblico crescono dove andare in auto diventa l’opzione meno concorrenziale e dove c’è garanzia di sicurezza per la cosiddetta utenza vulnerabile”.

Rendere le città italiane più a misura di ciclisti è anche una questione economica. Secondo il rapporto A Bi Ci sull’economia della bici in Italia e sulla ciclabilità nelle città, realizzato da Legambiente in collaborazione con VeloLove e GRAB+, già oggi il PIB, il Prodotto Interno Bici del nostro Paese, è pari a 6.206.587.766 euro. Un patrimonio che somma la produzione di bici e accessori, delle ciclovacanze e dell’insieme delle esternalità positive generate dai biker (come risparmio di carburante, benefit sanitari o riduzione di emissioni nocive).

Promuovere ciclomobilità e cicloturismo favorisce dunque non solo una modalità di spostamento più sana e più sostenibile, ma favorisce anche un importante sviluppo dell’economia legato alle due ruote. Motivo per cui, sottolinea Zampetti, “per città sempre più bike friendly è fondamentale agire sugli spazi urbani pianificando un nuovo tipo di mobilità che metta al centro le esigenze di spostamento della persona e non del veicolo e la conseguente riappropriazione dello spazio pubblico da parte dei cittadini”. “Le amministrazioni comunali – conclude – devono cogliere e concretizzare la spinta che arriva dai loro cittadini, favorendo sempre di più modelli di mobilità leggera e integrata con i sistemi di trasporto pubblico locale, creando di fatto una alternativa vera all’automobile privata”.

 

Source: lanuovaecologia.it

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