Nel 2016 se ne sono vendute poco più di 1,8 milioni, poche rispetto al 2007 (oltre 2,5 milioni), ma molte rispetto agli anni di crisi (2012-2014), quando il mercato sembrava attestarsi su 1,3 milioni. L’industria e gli appassionati esultano. Sono anche altri i dettagli interessanti dei dati di marzo 2017, che sembrano consolidare alcune tendenze degli ultimi mesi ed anni.
A marzo 2017 risulta in crescita soprattutto il noleggio a lungo termine (+36%) e a società (+39%). L’acquisto di automobili nuove risulta sempre più caro alle famiglie, mentre aumentano le auto in uso promiscuo più ancora delle flotte a noleggio e, ultimamente, i servizi in car sharing “chiuso”, cioè aziendale (lasciando le auto alla disponibilità dei dipendenti che ne pagano direttamente l’uso). Ma è la seconda tendenza a preoccupare Massimo Nordio, presidente di Unrae: “Agiscono ancora sullo scenario della mobilità nel nostro Paese provvedimenti estemporanei ed emergenziali di blocchi alla circolazione”.
È forse grazie ai blocchi comunali che, soprattutto nelle grandi città, sta crescendo l’immatricolazione di veicoli ibridi del 55% (da 10.247 a 15.817), soprattutto grazie alle Toyota, ed elettrici puri del 29,2% (da 407 a 526). Ma, come si vede, numeri ancora piccoli rispetto a un venduto di 586.000 auto, costituito per il 56% da motorizzazioni diesel, inquinanti, ma convenienti.
Insomma, perché il mercato si orienti finalmente verso una mobilità più sostenibile, efficiente ed elettrica, si debbono adottare politiche nazionali e urbane un po’ più simili a quanto succede in Europa e in Cina: siamo l’unico grande Paese europeo a non avere politiche di incentivo delle auto elettriche e a basse emissioni di CO2 e contemporanea detassazione o disincentivo delle auto più inquinanti. Non a caso, nel 2016 si sono vendute in Europa 200.000 auto elettriche e 3 milioni di e-bike e in Cina 300.000 e-car e 30 milioni di bici e motorini elettrici. In Italia siamo umiliati con 1.500 auto e 70.000 mountain bike elettriche.
C’è chi attribuisce la responsabilità del ritardo italiano a Sergio Marchionne, ad del gruppo Fca, che condizionerebbe il nostro governo. Succede anche nella Germania della Volkswagen e di Angela Merkel: eppure il governo tedesco incentiva la mobilità sostenibile e l’elettrico e la Vw ha a listino auto elettriche e plugin. Anche il sindacato in Germania si è mosso: i 43.000 operai Audi (controllata da VW) chiedono alla direzione dell’azienda di avviare la produzione di auto elettriche per non trovarsi a pagare con i licenziamenti gli errori del management, come sta accadendo a colleghi della Volkswagen.
Si tratterà di un suv, chiamato e-tron Quattro, dotato di ben tre motori elettrici, una batteria da 95 kWh e un’autonomia con una singola ricarica di oltre 500 km: una chiara sfida alla Tesla model X, che pur costando oltre 100.000 euro è risultata terza nella classificata delle vendita di auto elettriche a marzo in Italia.
Source: lanuovaecologia.it
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