Secondo un indagine Fapav-Ipsos, 2 italiani su 5 hanno usufruito di un prodotto audiovideo pirata nel corso del 2016, un aumento consistente su cui è importante riflettere. Pare che i mancati incassi del nostro paese ammontino a 700 milioni di euro l’anno, soldi non immessi nei classici circuiti e fagocitati dalla pirateria online, aumentata del 78% dal 2010 ad oggi. Non è la prima volta che si fa questa ricerca, ma a questa tornata sono stati inseriti anche i più giovani da 10 a 14 anni, grandi fruitori di contenuti audiovideo (soprattutto online).
A rischiare è tutto il settore, non solo le star, ma tutti coloro che lavorano dietro le quinte o alla realizzazione di contenuti per grande e piccolo schermo. L’Ipsos parla di ben 6500 posti di lavoro a rischio nel solo nostro paese, come a dire che la pirateria è potenzialmente in grado di fare un vero disastro all’intero comparto, sia nell’intrattenimento sia in quello sportivo. E si, perchè dei circa 679 milioni di titoli o eventi piratati nel 2016, il 56% sono film già distribuiti o ancora in attesa di arrivare nelle sale (o circuiti streaming legali).
Facendo i conti, considerando anche il fatturato perso da tutti i settori coinvolti, si parla di un fatturato perso di circa 1.2 miliardi di euro.
Source: www.hdblog.it
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