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Il piano Ue per aiutare l’Italia sui migranti. Ma ci convince? 

Sostegno alla Libia, redistribuzione dei rifugiati, rimpatri dei migranti economici, prevenzione delle migrazioni con interventi nei paesi di origine. ll piano di azione a sostegno dell’Italia deciso oggi dalla Commissione prevede diversi livelli di intervento e di accelerazione, sulla base di misure già decise nei mesi scorsi, e costituirà la base del Consiglio informale dei ministri della Giustizia e degli Interni che si terrà giovedì a Tallinn. I fondi destinati al pacchetto, si legge su Repubblica, ammonteranno nel complesso a 280 milioni di euro. I punti che rimangono in sospeso sono, nondimeno, parecchi, come la condivisione degli sbarchi chiesta dall’Italia a Francia e Spagna, che hanno risposto con un secco ‘no’.

Gli impegni della Commissione Europea

  • Aumentare le capacità di risposta delle autorità libiche attraverso un progetto da 46 milioni stilato insieme all’Italia. In particolare, andranno sostenute la creazione di un centro marittimo di coordinamento e salvataggio in Libia e una maggiore cooperazione tra Tripoli e i paesi del Sahel per un miglior controllo delle frontiere meridionali del paese nordafricano. Libia e Tunisia dovranno poi indicare, cosa non ancora avvenuta, le aree marittime dove le operazioni di ricerca e soccorso sono di loro competenza esclusiva.
  • Aumentare i fondi per la gestione dell’emergenza con il versamento immediato di 35 milioni all’Italia.
  • Assicurare la piena mobilitazione delle agenzie europee dell’asilo (Easo) e delle frontiere (Frontex). Quest’ultima dovrà sostenere i rimpatri dall’Italia dei migranti economici.
  • Lanciare un nuovo programma di reinsediamento dai campi profughi nei paesi di transito e accelerare la redistribuzione dall’Italia con una risposta più rapida alle richieste italiane.
  • Aumentare gli accordi per i rimpatri dei migranti economici nei paesi di origine.
  • Mobilitare ulteriori 200 milioni per il fondo per l’Africa, garantendo un finanziamento analogo per il 2018 e oltre da parte del bilancio Ue e degli Stati, e completare il versamento nel fondo fiduciario Ue-Africa dei 2,6 miliardi concordati alla Valletta nel novembre 2015.
  • Affiancare l’Ue negli accordi con Tunisia, Egitto e Algeria.
  • Accelerare la discussione sulla riforma del sistema di Dublino sul diritto di asilo.

Cosa viene chiesto all’Italia

  • Preparare un codice di condotta per le navi Ong nel Mediterraneo. “Il codice di condotta servirà a fare chiarezza e ad evitare gli equivoci”, ha dichiarato il vicepresidente vicario della Commissione Ue, Frans Timmermans.
  • Rispettare i propri impegni sulla redistribuzione, in particolare registrando urgentemente tutti gli eritrei presenti in Italia, centralizzando le procedure e rendendo possibile la redistribuzione dei minori non accompagnati.
  • Attuare rapidamente la legge Minniti creando ulteriori hotspot per la registrazione e migliorando le capacità di detenzione.
  • Aumentare i rimpatri, accelerando le procedure, elaborando un elenco dei Paesi sicuri ed evitando di fornire documenti di viaggio ai richiedenti asilo.

Per approfondire:

Le rotte dei migranti e i numeri dell’emergenza

Il vertice di Parigi sui migranti è solo un punto di partenza

Quali sono le Ong che operano nel Mediterraneo

Source: www.agi.it

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