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Il piano Ue per aiutare l’Italia sui migranti. Ma ci convince? 

8 luglio 2017

Sostegno alla Libia, redistribuzione dei rifugiati, rimpatri dei migranti economici, prevenzione delle migrazioni con interventi nei paesi di origine. ll piano di azione a sostegno dell’Italia deciso oggi dalla Commissione prevede diversi livelli di intervento e di accelerazione, sulla base di misure già decise nei mesi scorsi, e costituirà la base del Consiglio informale dei ministri della Giustizia e degli Interni che si terrà giovedì a Tallinn. I fondi destinati al pacchetto, si legge su Repubblica, ammonteranno nel complesso a 280 milioni di euro. I punti che rimangono in sospeso sono, nondimeno, parecchi, come la condivisione degli sbarchi chiesta dall’Italia a Francia e Spagna, che hanno risposto con un secco ‘no’.

Gli impegni della Commissione Europea

  • Aumentare le capacità di risposta delle autorità libiche attraverso un progetto da 46 milioni stilato insieme all’Italia. In particolare, andranno sostenute la creazione di un centro marittimo di coordinamento e salvataggio in Libia e una maggiore cooperazione tra Tripoli e i paesi del Sahel per un miglior controllo delle frontiere meridionali del paese nordafricano. Libia e Tunisia dovranno poi indicare, cosa non ancora avvenuta, le aree marittime dove le operazioni di ricerca e soccorso sono di loro competenza esclusiva.
  • Aumentare i fondi per la gestione dell’emergenza con il versamento immediato di 35 milioni all’Italia.
  • Assicurare la piena mobilitazione delle agenzie europee dell’asilo (Easo) e delle frontiere (Frontex). Quest’ultima dovrà sostenere i rimpatri dall’Italia dei migranti economici.
  • Lanciare un nuovo programma di reinsediamento dai campi profughi nei paesi di transito e accelerare la redistribuzione dall’Italia con una risposta più rapida alle richieste italiane.
  • Aumentare gli accordi per i rimpatri dei migranti economici nei paesi di origine.
  • Mobilitare ulteriori 200 milioni per il fondo per l’Africa, garantendo un finanziamento analogo per il 2018 e oltre da parte del bilancio Ue e degli Stati, e completare il versamento nel fondo fiduciario Ue-Africa dei 2,6 miliardi concordati alla Valletta nel novembre 2015.
  • Affiancare l’Ue negli accordi con Tunisia, Egitto e Algeria.
  • Accelerare la discussione sulla riforma del sistema di Dublino sul diritto di asilo.

Cosa viene chiesto all’Italia

  • Preparare un codice di condotta per le navi Ong nel Mediterraneo. “Il codice di condotta servirà a fare chiarezza e ad evitare gli equivoci”, ha dichiarato il vicepresidente vicario della Commissione Ue, Frans Timmermans.
  • Rispettare i propri impegni sulla redistribuzione, in particolare registrando urgentemente tutti gli eritrei presenti in Italia, centralizzando le procedure e rendendo possibile la redistribuzione dei minori non accompagnati.
  • Attuare rapidamente la legge Minniti creando ulteriori hotspot per la registrazione e migliorando le capacità di detenzione.
  • Aumentare i rimpatri, accelerando le procedure, elaborando un elenco dei Paesi sicuri ed evitando di fornire documenti di viaggio ai richiedenti asilo.

Per approfondire:

Le rotte dei migranti e i numeri dell’emergenza

Il vertice di Parigi sui migranti è solo un punto di partenza

Quali sono le Ong che operano nel Mediterraneo

Source: www.agi.it

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