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Il Pil della Cina è cresciuto nel 2022 di appena il 3%, ai minimi dal 1976, ma il vero incubo per il presidente Xi Jinping si è materializzato con il primo calo demografico dal 1961. Lo scorso anno i decessi hanno superato le nascite di 850mila unità, ha riferito l’Ufficio nazionale di statistica, ingigantendo le preoccupazioni per lo tsunami in arrivo sui conti pubblici, tra welfare e social security, e gli inevitabili riflessi economici e geopolitici.