25 Novembre 2019
Reinventare la democrazia…
L’editoriale della prestigiosa rivista settimanale, denominata “Internazionale”, nel numero 1333-anno 27, fra i tanti ottimi articoli di taglio mondiale, cita il subbuglio planetario di coscienze sociali e civili.
😂 anche “Beppe il Monco” (nomignolo riferito al fatto che non arriva alla fine di una frase compiuta, perché sembra essersi dimenticato dei principi etici), alias Beppe Grillo, in un suo ultimo video discute di democrazia…a modo suo…
Osservate bene anche ciò che dice nel video che allego al presente post, riflettendo sulla etimologia della parola democrazia (demos=popolo e crázia=potere).
Io dico: che potere concediamo ad un Popolo che ignora quali siano le vere cause di crisi e povertà ?
È altresì interessante quando, nel video allegato, Grillo si riferisce a “quello che prende un euro al mese” (come se lui con i Meet Up non avesse mai chiesto donazioni) 😉…
Lui e Casaleggio, malgrado gli abbiamo scritto e provato a interloquire), non hanno mai accettato di rispondere direttamente alle nostre critiche; critiche che gli rivolgiamo circa il loro fare di volta-gabbana: cosa che NON si dovrebbe fare in democrazia (“mai con la Lega e Mai col PD”… tanto per citare qualche esempio).
Questo Duo di fenomeni, specie nei nostri confronti, hanno invece sempre alterato il confronto democratico, magari facendosi aiutare da quelli che strisciano: “amici d’infanzia?”.
Grillo e i suoi “yes man”, sanno perfettamente chi sono io (e chi siamo) e della “rottura” che gli stiamo creando da 4 e mezzo a questa parte, sulla completa loro presa per i fondelli verso il Popolo. E stanno perdendo sempre più consensi, come è giusto lo si faccia quando un politico fa il volta-gabbana una volta in Parlamento.
Molto peggio di quanto hanno prodotto nella storia Italiana quelli di Centro Destra e Centro Sinistra che, non capisco, come gli Italiani continuino a premiare, anche se riciclano periodicamente i loro volti e i loro Loghi.
Io, comunque, a riguardo della democrazia allo sbando, cito spesso la metafora della “Torre di Babele”: mi sembra ci siamo ritornati tutti, “quasi in cima”.
Precipiteremo inesorabilmente nel bailamme del non comprendere e non comprendersi, malgrado, oramai, in tanti, amano capirsi con la sola lingua inglese.
Peccato che, a mio parere, non sia la lingua Italiana: l’unica lingua dalla frequenza amorevole. Anzi, l’Italiano è l’unica lingua al mondo che può fare da corretta mediatrice e che si pronuncia così come la si legge; a cui, con la perdita dell’ultima guerra Mondiale, i “potenti furbastri” hanno voluto togliere gli accenti, in modo tale diventasse molto complicato studiarne le cadenze sulla parola.
Povera ignoranza Italica.
Eppure, sono passati trent’anni dalla caduta del muro di Berlino, come ricorda la rivista “Internazionale” (citata all’inizio).
Gli amici del Centro Pace di Assisi, con alla Presidenza il buon Prof. Gianfranco Costa, circa una settimana prima della storica caduta di quel Muro, erano in quel luogo, a piantare un simbolico ramoscello d’olivo e, quasi, a farsi “sparare” dietro da chi, da decenni, lo aveva eretto nella “idiozia dis-Umana”.
Pochi al Mondo,secondo me, sapevano che quel MURO sarebbe crollato una settimana dopo. Pochi potenti e qualche “intuitivo” sparso per il Mondo.
Circa un anno dopo la caduta del muro di Berlino, sempre con il Centro Pace di Assisi e, questa volta, nella delegazione c’ero anch’io, eravamo dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Persez de Cuellar a consegnargli il riconoscimento PELLEGRINO DI PACE… e per chiedere formalmente che, prima possibile, si potesse proclamare il Terzo Millennio d.c. quello della Pace e dalla cessazione delle guerre; proclamazione che avvenne nell’anno 2000. Senza gran esito fino ad ora perchè, di focolai di guerra, se ne sentono annualmente in quantità allarmante e, a mio modo di vedere, anche seguendo un modo “alchemicamente” mirato.
Questi ricordi mi fanno capire che la vita sta scorrendo inesorabile verso il “momento” (mi auguro ancora lontano…per il buon sangue dei detrattori), che sarà il paritetico “bivio naturale” di tutti. Ovvero: o il nulla, oppure il “risorgere”, dopo l’ultimo istante di vita terrena.
Io propendo per la seconda VIA (come riportano abbia detto Gesù Cristo). Ovviamente, piu mi sforzi di pensare e di leggere ipotesi che mi facciano propendere per lo scenario di tale seconda VIA, più mi convinco di quanto sia affascinante anche la recente teoria di filosofi come Rudolf Steiner o Pietro Ubaldi; teoria che porta ad immaginare una ideale metafora: dopo l’ultimo istante di vita terrena ne sorgerebbe una nuova, la quale porterebbe ad un nuovo ideale bivio; una VIA di questo nuovo bivio sarebbe destinata ad involvere e, l’altra, ad evolvere. Una teoria, questa, che immagina una sorta di 7 step: il primo sarebbe quello minerale; il secondo quello vegetale; il terzo quello animale; il quarto quello umano; il quinto quello degli Angeli; il sesto quello degli Arcangeli e il settimo quello degli Arcai (ovvero di Dio).
Non so, ovviamente, quanto questa teoria possa essere vera, so però, che se fosse così, avremmo tutti un grande bisogno di fare del bene, perché consapevoli di potersi evolvere: da Esseri Umani in su.
A vantaggio di tale fantasiosa teoria, mi torna spesso alla mente il racconto di molte Persone, le quali raggiungono lo stato di pre-morte; quello stato nel quale, dopo incidenti vari, molti raccontano di aver visto il loro corpo dall’alto, e tutto ciò che lo circondava e, nella salita lieve verso uno spazio infinito, raccontano di una “luce e di una musica” avvolgenti.
Affascinanti tali racconti, incuriosiscono ancor di più quando ci si sofferma su una parte del tutto simile per tutti: tutti quelli passati da quello stato, infatti, sostengono che quella “luce e quella musica” celestiale li avrebbe indotti a immaginare di voler rimanere in quello stato e che non avrebbero più preferito tornare indietro.
Pensiamoci un po’: com’è possibile, per esempio, che un genitore ipotizzi di abbandonare i propri figli o compagna, famiglia, Etc? Eppure, in questi racconti, tutti affermano la stessa cosa.
In definitiva, in quello stato di assoluta pace e armonia, forse, si ritrova l’amore assoluto: quello più bello, che in questa vita reale si prova per i figli, i genitori, la famiglia, gli amici, le proprie passioni.
Bene, per chi ha fede, è giusto dire “Dio vede e provvede”.
Per chi non ha fede è giusto dare spazio alle sue riflessioni, dandogli modo di pensarla eticamente come meglio gli aggrada.
A tutti, però, democraticamente, serve ricordare che, in questa realtà terrena, varrebbe la pena ipotizzare il miglior percorso possibile. Etico e Democratico. Anzi, noi abbiamo addirittura coniato la parola Eti-Cràtico (da potere concesso alla miglior etica).
Le tecnologie ed i saperi raggiunti in questi ultimi decenni inducono, infatti, a riflettere su quale principio democratico (o eti-cràtico) convenga propendere: quello della delega al Politico senza conoscere fino in fondo i suoi programmi o quello della cosciente partecipazione Politica.
Noi del Programma PVU propendiamo per tale seconda ipotesi. E, per usare al meglio questa ipotesi, serve iniziare da formatori che sappiano insegnare ad insegnare. Partendo fin dalle scuole della prima infanzia, attraverso programmi di studio che approfondiscano i temi della educazione civica.
Tutti dovremmo impegnarci ad effettuare un percorso formativo che ci immerga nella conoscenza della miglior Politica, sociale, economica e finanziaria. Invece, su questi temi strategici, troppi, lasciano il campo ai “pochi” che sanno come manipolare le Masse (attraverso diffusione delle paure e costanti interventi promo-pubblicitari con linguaggi subliminali che incidono sullo stato emotivo dei più deboli).
Noi di COEMM ed ora anche di PVU, stiamo facendo i nostri piccoli ma determinati passi etici, al fine d’elevare più coscienze possibili.
Passo dopo passo intendiamo convincere sempre più Persone, che si devono pungolare quanti siedono in Parlamento, affinché prendano a confrontarsi con il cambio di paradigma che noi proponiamo:
– emissione a credito per produrre e manutentare infrastrutture e servizi strategici de Paese
– che tale emissione avvenga anche attraverso una StatoNota parallela all’euro, da far circolare solo all’interno dell’Italia (come espresso nell’articolo 128 del pur famigerato Trattato di Lisbona. Trattato che nel 2007/2008 hanno firmato ad unanimità Tutti quelli in Parlamento. Di Centro Sinistra, di Centro e di Cenro Destra. Si è vero, Grillo non c’era. Io dico menomale. Avrebbe, quasi sicuramente, rincarata la dose negativa come ha fatto con i suoi nelle Leggi vergognose della obbligatorietà vaccinale, nel taglio dei Parlamentari, nel promuovere l’eliminazione assurda delle Province, Etc Etc).
È lungo legge quanto sopra?
Si è lungo! Ma è molto più doloroso non leggere e continuare a dare “energie” alle negatività delle attuali proposte Parlamentari.
“Goccia dopo goccia”, il Programma PVU inizierà a diffondersi ovunque in Italia.
Lo si deve al futuro di chi amiamo e dei figli dei figli, di tutti. Anche di quelli che “non sanno quel che fanno”!
Questa si è democrazia… anzi, la riconosciamo anche come eti-crazia! Non ci piegheremo mai a smettere di lottare contro povertà e crisi. Ogni Italiano etico e altruista – per questo nostro impegno sociale – dovrebbe fortemente sostenerci.
Altrimenti cadremo sempre più giù: vedi Ponti Morandi e, ora, quello di Savona”.
Come si dice: “chi la dura la vince”!
PVU, pensaci tu!
Maurizio Sarlo
Fondatore COEMM
Segretario Politico del PVU
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