La prima volta che ho sentito parlare di cistite avevo circa sedici anni. Andavo a liceo e una mia compagna aveva chiesto di tornare a casa perché le scappava sempre la pipì anche se non doveva farla, e quando provava ad andare in bagno aveva dei bruciori fortissimi. Non avevo la minima idea di cosa fosse, ma sembrava fastidiosissimo. Un paio di anni più tardi è iniziata anche la mia personale storia con la cistite, fatta di notti in bianco, antibiotici e succhi ai mirtilli rossi. “La chiamano cistite da luna di miele”, mi aveva detto ai tempi la mia ginecologa, lasciandomi intendere che, sì, esistono tanti tipi di cistite, ma quelli più comuni si verificano durante prime esperienze sessuali.
Una volta una mia amica mi disse che tutte le donne soffrono di fastidi legati alla sfera sessuale, e che resta solo da capire se questi fastidi rispondano al nome di candida o di cistite. Aggiunse anche che, secondo lei, la cosa positiva è che chi soffre di cistite non soffre di candida, e viceversa. Inutile dire che le sue erano solo ipotesi, con una scarsissima attendibilità scientifica, testata sulla mia pelle. Una delle cose che mi ha colpito e che continua a colpirmi di più è la vergogna che la maggior parte delle donne prova nei confronti di qualcosa che è tendenzialmente normale. Non nel senso che sia normale avere sempre qualcosa che non va, ma nel senso che nella vita di una donna sessualmente attiva, capita di poter avere qualche infezione o infiammazione. Se solo se ne parlasse un po’ di più forse eviteremmo quelle situazioni in cui, all’alba dei trent’anni, una donna ci mette giorni interi di prurito non per chiamare un medico, ma semplicemente per chiamare un’amica a cui, con parecchi giri di parole, prova a spiegare cosa sta succedendo e a chiedere consigli.
Certo, le pubblicità che circolano ultimamente sui prodotti che vengono utilizzati per lenire o curare questi fastidi sembrerebbero avere l’obiettivo di normalizzare il dialogo sul tema, soprattutto tra genitori e figli, eppure in qualche modo falliscono, perché lasciano emergere sempre un certo imbarazzo nel modo in cui viene trattata la questione. Accade perché le domande sul sesso sono ancora considerate “scomode”, ed è proprio questa scomodità che alimenta la disinformazione nei giovani e l’idea che il sesso sia un tabù, una cosa di cui è meglio non parlare. Può un problema perché, così facendo, questi ragazzi sono destinati a diventare genitori che percepiscono a loro volta queste domande come scomode. Insomma, è un circolo vizioso che deve essere interrotto. Ed è proprio a questo che ha pensato LINES, con la sua nuova campagna Domande Scomode, che mette a disposizione, sul suo sito, una serie di articoli e di video, realizzati in collaborazione con medici ed esperti del settore, che spaziano dal modo in cui funziona il ciclo mestruale, a tematiche inerenti all’educazione sessuale degli adolescenti.
Quando quella mia amica mi disse che le donne o soffrono di cistite o soffrono di candida, in realtà non aveva tutti i torti. I risultati dei sondaggi che esistono sul tema dicono infatti che quasi tutte le donne, nella vita, hanno sperimentato o una o l’altra patologia, alle volte anche entrambe, visto che possono essere correlate. Sarebbe anche arrivato il momento di smetterla di vergognarsi di qualcosa che può accadere a tutti e di iniziare a invece a parlarne liberamente, in modo tale da riconoscere presto i sintomi, intervenire subito ed evitare dei fastidi che possono davvero essere dolorosi. Anche perché, trattandosi di infezioni, candida e cistite sono contagiose, soprattutto per via sessuale. Curarsi bene è il primo passo per limitare i danni. Quindi, iniziamo.
Quando parliamo di candida e cistite, e, più in generale, di possibili fastidi vaginali, stiamo parlando di infezioni, che possono essere di natura batterica, fungina o virale. Il nome comune che si utilizza per riferirsi a queste infezione è quello di “vaginite”, che nel suo senso lato può avere sintomi diversi da soggetto a soggetto, sintomi che variano da dolore, prurito, bruciore, pustole, perdite giallastre o biancastre maleodoranti. Queste infezioni interessano soprattutto la parte esterna o leggermente interna della vagina, ma, soprattutto se non prese in tempo, possono diffondersi ad altre zone circostanti, in particolare alle vie urinarie.
La candida è un fungo che, nella maggior parte dei casi, convive tranquillamente con la flora batterica intestinale. In alcuni momenti (ad esempio quelli di forte stress o di alimentazione scorretta) il nostro equilibrio batterico si rompe e la candidosi inizia a proliferare, colpendo facilmente le zone intime, quelle cioè più vicine al tratto intestinale.
L’infezione più comune è quella da candida albicanis, e si manifesta con un forte prurito intimo, con delle perdite biancastre e maleodoranti che ricordano la ricotta, e con dolori durante i rapporti sessuali. È facilmente diagnosticabile tramite visita ginecologica; i suoi sintomi sono così chiari che alle volte sono sufficienti quelli per capire che si tratta di candida; nel caso di recidive, per capire di che tipologia di infezione si tratta, può essere utile un controllo più approfondito e il prelievo di un campione di flora batterica, da analizzare. A seconda dell’intensità dell’infezione la candida viene curata in modi diversi: con ovuli vaginali o creme che agiscono localmente, aiutando a lenire il prurito, o con antimicotici da assumere per bocca, che agiscono alla base dell’infezione. Per contrastare il rischio di recidiva, e prevenirla, è inoltre consigliabile seguire un regime alimentare corretto (pochi lieviti, zuccheri e alcolici), indossare biancheria intima di cotone e evitare di utilizzare detergenti intimi che alterino il PH vaginale (le lavande, ad esempio, non andrebbero mai utilizzate). La candida può essere contagiosa, e si può contrarre in svariati modi: nei bagni pubblici, in piscina, utilizzando asciugamani sporchi o tramite rapporto sessuale. L’unico modo per evitare di contrarla o passarla sessualmente è quello di indossare il preservativo maschile o femminile. Visto che nell’uomo l’infezione può essere presente in modo asintomatico, in caso di candida è utile avvisare il proprio partner e consigliargli di assumere a sua volta una terapia antimicotica.
La cistite è un’infiammazione del tratto urinario, che nella maggior parte dei casi è causata da un’infezione batterica. Può verificarsi anche a partire da una vaginite mal curata, ma è soprattutto legata alla proliferazione di batteri intestinali, il più comune dei quali si chiama escherichia coli. Le cistiti, o UTI (Infezioni del tratto urinario) sono le infezioni più comuni, e la loro diagnosi impegna la maggior parte del lavoro dei laboratori diagnostici. Esistono cistiti semplici (che possono essere acute o ricorrenti) e cistiti complicate. Le cistiti semplici interessano il primo tratto urinario, mentre quelle complicate possono salire più in alto, fino a diventare infezioni renali. In generale la cistite si manifesta con sintomi molto chiari: dolore pelvico, stanchezza, spossatezza, costante bisogno di fare pipì (pollachiuria), ma al tempo stesso estrema difficoltà e bruciore nel farla (disuria). Nella fase acuta ci possono essere anche delle perdite di sangue, più chiare e meno intense di quelle mestruali.
La cistite viene diagnosticata tramite visita e tramite un apposito esame delle urine: l’urinocultura. Si cura tramite antibiotico e insieme a una serie di rimedi che aiutano a lenire il bruciore e il bisogno di minzione: bere moltissima acqua è fondamentale, diluirla con del succo ai frutti rossi (che si trova in farmacia) può davvero migliorare la giornata. Come la candida, può essere prevenuta indossando vestiti corretti (non troppo stretti e biancheria di cotone), migliorando l’alimentazione e mantenendo una buona igiene intima (lavarsi subito dopo un rapporto sessuale, anche se si è indossato il preservativo, può essere molto utile). E, anche in questo caso, come nel caso della candida, è importante che la terapia venga assunta da entrambe le componenti della coppia. Insieme all’antibiotico, inoltre, è consigliabile assumere dei fermenti lattici, per evitare che la medicina alteri ulteriormente la flora batterica intestinale, provocando la candida, e quindi un circolo vizioso di candida-cistite abbastanza fastidioso.
È importante prendere precauzioni per evitare di contrarre infezioni, ma lo è altrettanto ricordare che possono capitare nella vita e che non c’è nulla di cui vergognarsi: basta chiamare un medico e curarsi. Con la vergogna, non si risolve il problema, si può solo peggiorarlo.
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Con la sua nuova campagna, LINES si pone l’obiettivo di avvicinare genitori e figli su tematiche che possono ancora creare qualche difficoltà comunicativa, e di migliorare l’informazione sulla salute femminile e sulla sessualità. Per qualsiasi dubbio o domanda scomoda potete trovare le vostre risposte nel nuovo programma di Sex Education su lines.it. Venite a scoprirlo!
Source: freedamedia.it
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