Papa “Guerra controsenso della creazione, in Libia lager per i migranti”

ROMA (ITALPRESS) – “La guerra è un controsenso della creazione. Nella Bibbia Dio crea uomo e donna. Ma poi arriva una guerra tra fratelli, uno cattivo contro un innocente, per invidia, e poi una guerra culturale. Subito vengono le guerre. E’ un antisenso della creazione, la guerra è sempre distruzione. Fare una famiglia, portare avanti la società è costruire, la guerra è distruggere”. Così Papa Francesco in collegamento da Casa Santa Marta a “Che Tempo che Fa” su Rai3.
“C’è un problema di categorizzazione, di primo e secondo posto e le guerre, mi dispiace dirlo, in questo momento sono al primo posto. Bambini, migranti, poveri, coloro che non hanno da mangiare non contano, sono nelle categorie basse, non sono al primo posto. Nell’immaginario universale quello che conta è la guerra – ha sottolineato il Pontefice -. Con un anno senza fare armi si può dare da mangiare e fare educazione per tutto il mondo in modo gratuito, ma questo è in secondo piano. Si pensa alle guerre, è duro ma è la verità. La prima categoria è la guerra, gli altri al secondo posto. Guerra ideologica, commerciale, di potere, per andare avanti e tante fabbriche di armi”.
“Con i migranti quello che si fa è criminale. Per arrivare la mare soffrono tanto, ci sono filmati sui lager, uso la parola sul serio: lager in Libia – ha spiegato Francesco -. Cosa soffrono? Vogliono fuggire. I filmati sono nella sezione del dicastero umano. Soffrono, poi rischiano per attraversare il Mediterraneo, alcune volte sono respinti da chi ha responsabilità locale e dicono: no, qui non vengono e muoiono sul mare”.
“Vediamo poveri, migranti che muoiono, bambini che hanno fame, vediamo le ingiustizie ma c’è la tentazione molto brutta a guardare da un’altra parte. Guardiamo, ci lamentiamo un pò e poi è come se nulla fosse accaduto – ha detto ancora il Papa -. E’ necessario sentire e toccare, non basta vedere. Entra la psicologia dell’indifferenza. Ci manca toccare le miserie. Penso ai medici, agli infermieri che hanno dato la vita in pandemia, hanno toccato il male e scelto di rimanere con gli ammalati. Il tatto è il senso più completo, pieno, quello che ci mette la realtà nel cuore. Toccare è farsi carico dell’altro, se guardiamo senza toccare con le mani il dolore della gente, mai potremmo trovare una soluzione, una via”.
(ITALPRESS).

Redazione

Comments are closed.

Recent Posts

Ireland toughens response to mass migration as communities voice concerns | BBC News

Public attitudes to immigration are hardening in the Irish Republic as the country sees a significant increase in arrivals. The…

5 ore ago

Edizione della notte del 22/11/2024

L'edizione della notte del Tg diretto da Enrico Mentana

6 ore ago

Edizione delle ore 20.00 del 21/11/2024

L'informazione della testata giornalistica di LA7 diretta da Enrico Mentana

7 ore ago

La Lazio continua a volare, Bologna battuto 3-0

ROMA (ITALPRESS) – La Lazio stende 3-0 il Bologna nel match dell’Olimpico e centra la sua settima vittoria consecutiva: decidono…

7 ore ago

Il Napoli torna solitario al comando, Lukaku piega la Roma

NAPOLI (ITALPRESS) – Non riesce il colpaccio alla nuova Roma di Claudio Ranieri, che al “Maradona” gioca una partita tutto…

9 ore ago

L’Italia bissa il successo del 2023 e vince ancora la Davis

MALAGA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Altro successo, altro trionfo, targato Jannik Sinner. L’annata straordinaria del tennis italiano non poteva chiudersi in…

9 ore ago