PALERMO (ITALPRESS) – Nessuno spoiler vero e proprio, ma il 400esimo Festino di Santa Rosalia comincia piano piano a prendere forma: a due mesi dalla ingente manifestazione del 14 luglio, il Comune di Palermo svela i primi aspetti di un evento che si dispiegherà non solo nella data di celebrazione, ma in un arco di tempo molto lungo che andrà a protrarsi fino al 2025. Alla presentazione dinanzi alla stampa, svoltasi a Palazzo Palagonia, hanno partecipato il sindaco Roberto Lagalla, l’assessore comunale alla Cultura Giampiero Cannella, il direttore artistico del Festino Marco Balich e Don Filippo Sarullo in rappresentanza dell’Arcivescovo Corrado Lorefice.
Le anticipazioni riguardano le prime slide relative all’evento: quattro fotogrammi in cui i luoghi attraversati dal Festino sono immersi in un’atmosfera profondamente scenografica e dai colori variopinti. Svelati inoltre i concept delle quattro sante patrone siciliane affine a Rosalia, ovvero Santa Ninfa, Sant’Oliva, Sant’Agata e Santa Cristina, accanto alle quali sarà previsto un cameo dedicato a San Benedetto il Moro.
Il percorso del carro partirà da Palazzo Reale, dove però non sarà svelato il contenuto del carro stesso in quanto sarà ancora presente il richiamo alla peste: lo svelamento avverrà poco dopo la partenza, sul piano della Cattedrale, dopodichè si passerà ai Quattro canti e a Porta Felice verrà presentata un’ulteriore sorpresa. L’evento si concluderà con i fuochi d’artificio di rito: la particolarità riguarda la presenza di altri carri a circondare quello della Santa e un’esibizione canora sulla quale non è stato al momento svelato alcun dettaglio.
Sulla falsariga di quanto sottolineato nelle precedenti presentazioni a New York e Londra, cui si aggiungerà prossimamente quella a Los Angeles, Lagalla racconta come “il tema di quest’edizione sarà la speranza e i festeggiamenti non saranno limitati al 14 luglio, ma alcuni saranno estesi anche al 2025: sono già in programma 36 manifestazioni nei quartieri periferici e altre sono allo studio. Vogliamo unire un clima solenne all’apertura al panorama internazionale: la proposta è molto convincente e sono sicuro che piacerà anche ai palermitani e a quanti verranno come ospiti”.
L’obiettivo è fare in modo che la città arrivi più preparata possibile a una ricorrenza di questo rilievo: “Stiamo cercando di fare insieme più operazioni, a partire dalla promozione all’estero di una Palermo che sta cambiando e vive un momento di attrattività – spiega Lagalla, – Bisogna preparare una città adeguata a un turismo che si preannuncia importante: Stiamo lavorando sulla qualità delle borgate marinare, sulla cura della sicurezza e della pulizia, sul telecontrollo degli incendi, che lo scorso anno hanno lambito pericolosamente la città: naturalmente vogliamo che ciò non si ripeta. Credo sia venuto il momento di pensare più positivamente al futuro, non possiamo immaginare di essere all’interno di una tetra capsula: bisogna recuperare un rapporto identitario vincente, che possa superare quell’inclinazione a criticare tutto”.
Cannella sottolinea come l’organizzazione dell’evento mira a un coinvolgimento a tutto tondo della città: “Accanto al Festino ci saranno una serie di iniziative che ci accompagneranno all’evento del 14 luglio. L’interpretazione proposta da Marco Balich è stata molto coinvolgente, la spettacolarizzazione della processione mira a colpire soprattutto la fantasia dei partecipanti: tutti gli step previsti sono arrivati con la condivisione piena da parte del comitato tecnico-scientifico, che ha fatto valutazioni non solo sul festino vero e proprio ma su tutte le manifestazioni che lo accompagneranno”.
Balich spiega in che modo la sua proposta abbia trovato il pieno plauso del Comune: “Abbiamo coinvolto tante realtà locali e recepito quanto è importante il Festino per i palermitani. Vogliamo creare qualcosa di speciale, con momenti emotivi molto intensi: l’idea è rendere l’edizione numero 400 un evento irripetibile”. Uno staff, quello della Wonder Studio, direttamente coinvolto e legato al progetto. “Un sacco di gente del nostro studio è coinvolta in questa sfida. Alcuni sono siciliani, alcuni hanno parenti o familiari nella regione: ho toccato con mano l’amore per questa festa e non vedo l’ora di mostrarvi i risultati. Accanto al carro con le relative tappe, ci sarà una narrazione sdraiata che racconta la vicenda di santa Rosalia dall’inizio alla fine: gli stadi emotivi sono tetri all’inizio, di speranza in un secondo momento, quindi arriva l’incoronazione e le rose per poi chiudere con la grande festa”.
– Foto: xd8/Italpress –
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