“Ogni anno lo si festeggia sempre prima”. Cos’è? Potrebbe sembrare un indovinello sulle pagine dei giornali di enigmistica da portarsi sotto l’ombrellone, ma in realtà dietro al quesito si nasconde una situazione drammatica che riguarda tutti noi. Ieri, 2 agosto 2017, si è celebrato l’Earth Overshoot Day, ovvero il giorno del sovrasfruttamento in cui le risorse (rinnovabili) della Terra vengono esaurite. In pratica, da oggi fino al 31 dicembre è come se vivessimo a scrocco, consumando quanto dedicato al nostro sostentamento negli anni a venire e accumulando gas serra nell’atmosfera. In altre parole, il tasso di esaurimento delle risorse a nostra disposizione ha superato il tasso di rigenerazione naturale, non dando tempo alla natura di offrire all’umanità le risorse necessarie al nostro sostentamento.
Dal 1986 il giorno del “festeggiamento” viene sempre più anticipato, a dimostrazione del trend negativo causato da un uso non sostenibile delle risorse ambientali. Si pensi che, ad oggi, per soddisfare il consumo servirebbero 1,7 Terre, mentre per il soddisfacimento dei bisogni nazionali con risorse interne – provenienti cioè dalla nostra penisola – avremmo necessità addirittura di 4,3 Italie, condizione che ci porta ad essere al quarto posto nel mondo.
Il nostro Paese risulta infatti essere tra quelli che impattano maggiormente sul consumo mondiale, occupando la decima posizione a livello globale: se il consumo complessivo fosse pari a quello degli italiani, servirebbero 2,6 Terre.
Source: www.hdblog.it