TORUN (POLONIA) (ITALPRESS) – Prima medaglia d’oro per l’Italia agli Europei indoor di atletica a Torun. La conquista Marcell Jacobs, che vince la finale dei 60 metri col crono di 6″47. L’azzurro disintegra il primato italiano, firma il miglior tempo al mondo dell’anno, e il quarto crono europeo di sempre. Schiantata la concorrenza: argento al tedesco Kevin Kranz con 6″60, bronzo allo slovacco campione uscente Jan Volko (6″61). L’Italia aveva conquistato soltanto una medaglia d’oro in questa specialità nella storia degli Euroindoor, con Stefano Tilli a Budapest nel 1983.
“E’ veramente incredibile: oro, record italiano e miglior prestazione mondiale dell’anno. Sono davvero super orgoglioso”, commenta Jacobs. Un risultato che “deriva da tantissimo lavoro, tante batoste che ho preso e che mi hanno portato qui, in una condizione fisica ottima e mentalmente super. La gara è stata superveloce, sono partito molto bene, non ho visto più nessuno e ho continuato a spingere. Ho visto che ero davanti, è arrivata una scossa nel corpo che è stata incredibile”. Questo successo dà a Jacobs “più consapevolezza delle mie potenzialità, ma si va a testa bassa e si continua a lavorare. Ho avuto tanti infortuni, negli ultimi due Europei non ero nemmeno andato in finale e ora sia qua con la medaglia d’oro al collo”.
Finisce invece con un quinto posto il sogno europeo di Larissa Iapichino. La 18enne esordiente azzurra centra un discreto 6,59, ma nulla può contro quelle che lei stessa aveva definito “leonesse”. L’oro va all’ucraina Maryna Bekh-Romanchuk, con 6,92 (mondiale stagionale strappato alla Iapichino), misura che raggiunge all’ultimo salto, superando la tedesca Malaika Mihambo (argento con 6,88), mentre il bronzo va alla svedese Khaddi Sagnia (6,75). Laura Strati è ottima sesta, due centimetri in meno rispetto alla giovane compagna di Nazionale (6,57).
(ITALPRESS).
“E’ veramente incredibile: oro, record italiano e miglior prestazione mondiale dell’anno. Sono davvero super orgoglioso”, commenta Jacobs. Un risultato che “deriva da tantissimo lavoro, tante batoste che ho preso e che mi hanno portato qui, in una condizione fisica ottima e mentalmente super. La gara è stata superveloce, sono partito molto bene, non ho visto più nessuno e ho continuato a spingere. Ho visto che ero davanti, è arrivata una scossa nel corpo che è stata incredibile”. Questo successo dà a Jacobs “più consapevolezza delle mie potenzialità, ma si va a testa bassa e si continua a lavorare. Ho avuto tanti infortuni, negli ultimi due Europei non ero nemmeno andato in finale e ora sia qua con la medaglia d’oro al collo”.
Finisce invece con un quinto posto il sogno europeo di Larissa Iapichino. La 18enne esordiente azzurra centra un discreto 6,59, ma nulla può contro quelle che lei stessa aveva definito “leonesse”. L’oro va all’ucraina Maryna Bekh-Romanchuk, con 6,92 (mondiale stagionale strappato alla Iapichino), misura che raggiunge all’ultimo salto, superando la tedesca Malaika Mihambo (argento con 6,88), mentre il bronzo va alla svedese Khaddi Sagnia (6,75). Laura Strati è ottima sesta, due centimetri in meno rispetto alla giovane compagna di Nazionale (6,57).
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