Inizia oggi una rubrica per presentare quali siano le nuove tecnologie e innovazioni che mettono paura al lavoro dell’uomo. Robot in grado di effettuare in breve tempo ciò che l’uomo farebbe con molta più fatica e più lentamente.
In questo articolo di presentazione ci porremo dei quesiti a cui cercheremo le risposte man mano che andremo avanti con la rubrica.
La tecnologia aiuta o neutralizza il lavoro dell’uomo? È una domanda che ci si pone sempre più spesso, perché se da una parte, potrebbe agevolare il lavoro umano per produrre di più e ridurre i costi, dall’altra ci si pone il problema di un aumento della disoccupazione in quanto alcuni robot, sostituiranno l’uomo quasi totalmente. Impossibile oggi pensare che una macchina possa gestirsi da sola, almeno per il momento.
Sempre più attività si affidano a macchine sempre più tecnologiche, per svolgere il proprio lavoro, dalla grande fabbrica sino alla più piccola bottega artigiana.
Per fare degli esempi, in una fabbrica di liquori anni fa si aveva bisogno di una o più persone che riempivano le bottiglie, altre che le tappavano e poi magari gli stessi operai perdendo tempo sulla prima fase, si occupavano di mettere etichetta, inserirle nelle scatole e poi nelle pedane per essere vendute.
Con l’arrivo delle linee di imbottigliamento computerizzate, il lavoro si è semplificato, perché una sola persona ora passa dal lavoro manuale di riempimento ad un controllo che la bottiglia sia riempita bene dalla macchina e subito tappata, una sola persona si occupa di verificare che nella giostra ci siano sufficienti etichette che verranno attaccate automaticamente e poi finire nelle scatole, dove sono stati posti preventivamente i cartoni necessari. Infine un robot le metterà nelle pedane che saranno pronte da spedire ai clienti.
Questo processo, in una fabbrica che aveva a disposizione solo 4 operai, manualmente produrrebbe 1000 bottiglie di liquore al giorno, mentre con l’automazione le stesse 4 persone riuscirebbero a riempire circa 30mila bottiglie.
In questo caso si è avuto un miglioramento dell’azienda senza dover assumere o licenziare nessun operaio.
Diverso è se l’automazione interviene in sostituzione definitiva dell’uomo.
Rischio di licenziamento: è ciò che in molti si chiedono, dal momento che una macchina sostituisce del tutto un lavoro che prima poteva essere controllato da più persone ed in questo modo basta un solo operaio specializzato, magari formato appositamente per il controllo del robot in questione.
Come si può arginare questo problema? Se in un futuro, nemmeno tanto lontano ormai, il lavoro dell’uomo sarà quasi totalmente svolto da robot (esiste un prototipo di robot che consegna i pacchi a domicilio tramite applicazione e sistema GPS, quindi anche il postino potrebbe essere sostituito), nessuno avrà più un lavoro, o perlomeno solo pochi avranno un lavoro ed uno stipendio.
Gli interrogativi se li stanno ponendo anche molti economisti e una delle soluzioni tra quelle proposte sono redditi alternativi.
Vedremo nei prossimi giorni alcune novità che arrivano dal mondo della robotica e come si evolverà il mondo del lavoro dell’uomo.
Source: www.corrierequotidiano.it