L’olio d’oliva, e in particolare quello extravergine, è un condimento che non dovrebbe mai mancare sulle nostre tavole. Per farvi capire meglio quanto sia prezioso questo alimento, vi presentiamo 20 proprietà scientificamente provate che vi faranno riflettere su quanto sia importante consumare questo prodotto a crudo ogni giorno sulle nostre pietanze preferite.
L’olio evo è in grado di ridurre i picchi glicemici dopo i pasti contribuendo quindi a proteggere da eventuali complicazioni di salute le persone affette da diabete. Uno o due cucchiai di questo olio a pasto possono aiutare a tenere a bada la glicemia senza dover limitare al massimo i carboidrati.
L’olio evo è ricco in acidi grassi monoinsaturi e sono proprio loro ad aiutare il fegato in quanto contrastano l’accumulo di grasso in questo organo tanto importante per la disintossicazione del nostro organismo. Un consumo massimo di 4-5 cucchiai al giorno di questo olio associato ad attività fisica può contribuire a mantenere in salute il nostro fegato.
Olio di oliva e cancro al seno. Una ricerca di qualche anno fa è arrivata alla conclusione che il consumo di questo condimento all’interno della dieta mediterranea contribuisce a ridurre del 68% il rischio di ammalarsi di tumore al seno rispetto a chi invece segue altri regimi alimentari in cui l’olio evo non si utilizza spesso.
Ma non solo contro il cancro al seno, l’olio d’oliva è in grado di proteggerci anche dal tumore al colon. Uno studio italo-svedese ha dimostrato come quest’olio abbia la capacità di stimolare il CNR1, un gene in grado di sopprimere le cellule tumorali, in particolare quelle del cancro al colon.
Secondo una ricerca condotta dall’Università di Firenze, l’olio extravergine è un prezioso alleato contro Alzheimer, invecchiamento e malattie degenerative. Questa proprietà sarebbe da imputare alla presenza di oleuropeina aglicone, il principale fenolo contenuto nell’olio extravergine d’oliva, e di altri antiossidanti che hanno azione protettiva nei confronti del cervello.
Secondo una ricerca dell’Università di Bordeaux, un consumo quotidiano di olio evo è in grado di scongiurare il rischio di ictus. Chi usa questo condimento più frequentemente vede la possibilità di trovarsi alle prese con un ictus minore del 41% rispetto a chi invece non ne fa uso per niente.
7) Protegge cuore e arterie
Una ricerca dell’Università la Sapienza di Roma ha evidenziato come consumare olio evo possa non solo allontanare il rischio diabete ma anche assicurare la salute a cuore e arterie grazie al fatto che questo condimento tiene a bada la glicemia ma anche contribuisce a tenere più basso il livello di colesterolo LDL.
L’olio extravergine di oliva vanta anche un potere saziante. Sarebbero in particolare alcune molecole aromatiche in esso contenute che andrebbero ad agire, da una parte attraverso l’olfatto e dall’altra durante la digestione, per rallentare l’assorbimento degli zuccheri da parte del fegato, evitando dunque un abbassamento veloce della glicemia con conseguente senso di fame.
Grazie ai polifenoli e tocoferoli di cui è ricco, l’olio evo è un alimento dal grande potere antiossidante. Agisce dunque contro i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento e previene diversi tipi di malattie.
L’olio d’oliva e il latte materno olio d’oliva contengono nutrienti simili ma è soprattutto la presenza di omega 3 e omega 6 che lo rendono il grasso più simile al latte materno con tutti i benefici che questo comporta. Ciò è vero però solo se si tratta di un olio di buona qualità e correttamente lavorato al frantoio.
L’olio d’oliva è la principale fonte di grassi nella dieta mediterranea. Una ricerca ha messo in luce come l’Oleocantale, polifenolo presente nell’olio evo, sia in grado di inibire alcune attività enzimatiche coinvolte nella demielinizzazione (perdita di mielina nei nervi tipica della Sclerosi multipla) e nella comparsa di alcuni tumori. Gli studiosi sono arrivati dunque alla conclusione che dieta mediterranea e olio di oliva possano avere un ruolo protettivo anche nei confronti della Scelerosi Multipla.
Una ricerca ha notato come la dieta mediterranea integrata con olio d’oliva e noci sia associata ad un miglioramento della funzione cognitiva degli anziani. Si ritiene che lo stress ossidativo e i danni vascolari siano in parte responsabili del declino cognitivo legato all’avanzare dell’età e dunque un forte fattore di rischio per lo sviluppo di demenza. Studi epidemiologici suggeriscono che questo tipo di dieta è un modello alimentare cardioprotettivo, ricco in antiossidanti in grado di ritardare anche il declino cognitivo.
L’olio d’oliva previene la perdita ossea in pazienti con tumore e ha ottime prospettive per curare l’osteoporosi dopo la menopausa. Secondo i risultati di una ricerca, infatti, quest’olio ha mostrato significativi benefici anti-osteoporosi, antiossidanti, anti-infiammatori e antitumorali in vivo. Sono però necessari ulteriori studi per determinare quale sia esattamente il principio attivo responsabile di questi benefici relativamente alle ossa.
I composti fenolici presenti nell’olio extra vergine di oliva inibiscono l’ossidazione del colesterolo LDL. Diversi studi epidemiologici e sperimentali hanno associato l’apporto di antiossidanti, che sono abbondanti nella dieta mediterranea, con una bassa incidenza di malattie cardiovascolari. Un possibile meccanismo di questa azione è proprio la protezione ossidativa delle lipoproteine a bassa densità (LDL).
Una dieta mediterranea, particolarmente ricca di olio vergine di oliva, è associata a livelli elevati di capacità antiossidante plasmatica. Questo fattore è benefico anche nell’ottica di una riduzione del peso corporeo. Una ricerca scientifica ha infatti valutato gli effetti positivi di una dieta ricca di olio d’oliva fatta seguire per 3 anni da un gruppo di persone ad alto rischio cardiovascolare.
Una ricerca ha scoperto come una miscela a base di miele, olio d’oliva e cera d’api sia efficace per il trattamento della dermatite da pannolino, psoriasi, eczema e infezioni fungine della pelle. La miscela ha proprietà antibatteriche e uno studio pilota è stato condotto per valutare l’effetto terapeutico di un’applicazione topica di questa miscela su pazienti con ragadi anali o emorroidi. La sinergia tra questi ingredienti naturali è riuscita a ridurre significativamente il sanguinamento, il prurito e il dolore.
I composti fenolici naturalmente contenuti nell’olio extravergine di oliva hanno dimostrato proprietà anti-infiammatorie e antiossidanti. Uno studio si è proposto di valutare gli effetti di un olio di oliva extra vergine ricco di polifenoli sul controllo metabolico e la produzione di specifiche sostanze anti-infiammatorie nei pazienti in sovrappeso con diabete di tipo 2. Si è visto così che un consumo giornaliero di olio evo ricco in polifenoli potrebbe migliorare il metabolismo in questo tipo di pazienti.
L’esposizione al particolato atmosferico induce alla lunga una disfunzione endoteliale (l’endotelio è un tessuto dei vasi sanguigni), fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. Uno studio ha evidenziato come l’olio d’oliva abbia effetti benefici sul ripristino della funzione endoteliale.
Una miscela a base di olivello spinoso e olio d’oliva può essere considerata una medicazione alternativa per le ustioni. Uno studio ha infatti evidenziato come questi rimedi naturali usati in sinergia siano in grado di favorire la rigenerazione dei tessuti in seguito ad ustioni.
Secondo una ricerca, l’olio evo ha dimostrato proprietà immunomodulatorie ed anti-infiammatorie nei confronti della colite ulcerosa. Responsabili di questi effetti benefici sarebbero degli acidi grassi monoinsaturi ma anche alcuni componenti presenti nella frazione insaponificabile dell’olio.
Voi consumate regolarmente olio extravergine di oliva?
Francesca Biagioli
Source: greenme.it