“Avrei voluto non cedere ai soliti ricatti, avrei voluto fare di testa mia. Avrei voluto dire NO”.
Quando ci si ritrova ad accontentare sempre le richieste degli altri per evitare contrasti e in fondo ci si sente usati, messi alle strette, diventa svilente.
Accentrare su di sé ogni responsabilità per non deludere gli altri rivela il bisogno di controllare al massimo ogni situazione: la paura di fondo è che – mollando un punto – si può perdere tutto ciò che si è conquistato. Non dire si, ma nemmeno no, consente di mantenere rapporti al l’apparenza buoni, senza conflitti, in realtà almeno in parte ipocriti. Così non si ha modo di far emergere il proprio punto di vista e le proprie idee.
Chiedersi il perché di questo comportamento è importante, come altrettanto importante sarebbe recuperare il contatto con la sfera emotiva. Le emozioni sono forze vive , se si trattengono nel tentativo di compiacere gli altri finiscono col sedimentare nel corpo generando malattie, e bloccando le energie. Quando ci si sente costretti a dire si bisogna chiedersi se si fa così perché se ne ha voglia oppure se ci si aspetta un riconoscimento. In questa seconda ipotesi bisogna provare a svincolarsi dell’impegno, basta una piccola scusa.
Maura Luperto
In this episode of Path to the Presidency, the BBC’s Sumi Somaskanda and Caitríona Perry are joined by digital reporter…
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